La stagione teatrale del LAC 2022-2023 propone diversi spettacoli in orario scolastico dedicati alle Scuole dell'infanzia.
Programma:
Pulcetta dal Naso Rosso
Lu 14.11, ore 09:30
Teatro Foce
Dai 4 ai 7 anni
Durata 1h ca
Kosmocomico Teatro
di Valentino Dragano
regia e puppet designer Valentino Dragano
voce narrante di Marco Continanza
Pulcetta di mestiere faceva il clown, il pagliaccio, quello che fa ridere. Nel circo dove lavorava faceva ridere i bambini, i vecchi, gli arrabbiati, quelli stanchi, quelli allegri, tutti, proprio tutti! Un giorno però accadde qualcosa di inaspettato, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la vita del circo: Pulcetta aveva perso il suo naso rosso!
Pulcetta è uno spettacolo per attore, teatro di figura, danza e musica dal vivo. La particolarità della messa in scena sta nel fatto che i pupazzi, gli oggetti, il mare, il paese con le luminarie a festa, cominciano tutti dal costume dell’attore, così come ogni animale, ogni personaggio, ogni luogo. Lo spettacolo è un misto di corpo danzante e sagome manipolate a vista, un mix sorprendente di teatro visuale e movimento corporeo. Sulla scena si rincorrono danze, musiche, canzoni, testi comici e poetici e lui, Pulcetta, è alla ricerca del proprio naso rosso, della propria casa, del proprio posto nel mondo. In fondo, lo spettacolo è la parabola del viaggio che ognuno di noi, che sia bambino o adulto, fa per crescere.
Il bambino e la formica
Lu 05.12, ore 09:30
Teatro Foce
Dai 5 anni
Durata 1h ca
Fontemaggiore
Centro di produzione teatrale
di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto
con Giulietta Zeetti e Andrea Volpi
muppets e supervisione ai movimenti scenici Marco Lucci
regia di Massimiliano Burini
Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel ‘Formicaio’, una miniera del Congo. Un giorno, durante il lavoro, una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con Undici, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì.
Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.
Una favola raccontata con l’utilizzo di pupazzi, con una morale sottesa e una esplicita. La prima è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse mineriarie per l'avanzamento tecnologico e l'iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La seconda è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c'è.
Nonnetti
Lu 16.01, ore 09:30
Teatro Foce
Dai 5 anni ai 10 anni
Durata 1h ca
Coltelleria Einstein
di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola
regia di Valerio Bongiorno
La giornata di due Nonnetti. Una bella colazione, la ginnastica del mattino; la vita scorre con regolarità, ma piccoli eventi trasformano la quotidianità in avventure a sorpresa. Lui è veloce, lei è lenta, lui è rumoroso, lei è silenziosa, lui fa le briciole e lei no. Ospiti attesi e inattesi fanno irruzione in questo mondo fragile e incantatore come un carillon. La magia però viene interrotta dalla quotidianità, e i Nonnetti si coalizzano per affrontare il vicino molesto, per accogliere l’adorabile nipotino o per fronteggiare un improvviso malore. Finalmente arriva la sera e ci si può divertire! Spettacolo con poche parole, molta musica e movimento, con momenti di comicità e qualche venatura di malinconia.
L’idea artistica alla base dello spettacolo nasce dal desiderio di esprimere con l’azione, la forza delle persone anziane. L’osservazione condivisa nella vita e nei laboratori teatrali con gli anziani, lo studio e l’osservazione delle relazioni e dei ritmi che si creano in un momento fragile e decisivo della vita, hanno stimolato la compagnia a lavorare senza l’utilizzo delle parole, cercando nel movimento la forza comunicativa. Non c’è contraddizione nel pensare al movimento dell’anziano come forza, lentezza, scatto o potenza dell’immobilità e l’originale risposta agli eventi del quotidiano ne è la dimostrazione. La condizione di anzianità aggiunge alla vita la libertà di espressione, la sicurezza del ‘se non ora quando’ e i due, come discoli infanti, ben consapevoli, si trovano ad inventare scherzi contro il mondo che amano. La comicità è ricercata nell’invenzione che ciascun protagonista usa per stupire l’altro, il gioco per divertirsi alle spalle dell’altro o contro chi disturba il delicato equilibrio interno.