Per la nuova produzione del LAC, il coreografo Mauro Bigonzetti – già direttore di Aterballetto e del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – rilegge l’intramontabile fiaba de Lo schiaccianoci sulla celebre partitura di Čajkovskij, eseguita dal vivo dall’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Philippe Béran. A dare corpo al racconto coreografico, la pluripremiata MM Contemporary Dance Company, realtà di eccellenza nel panorama coreutico italiano, diretta da Michele Merola.
Un balletto coinvolgente che, ripercorrendo le storie del Re dei Topi, di Drosselmeier e di Clara, invita il pubblico a lasciarsi andare e lo conduce nel mondo del proprio immaginario, grazie all’impianto scenico visionario di Carlo Cerri che, con le sue architetture 3D, mescola realtà e fantasia, visibile e inconscio.
“Più che dal grande repertorio ballettistico – affermano Mauro Bigonzetti e Carlo Cerri –, vogliamo prender spunto dal racconto originario di Hoffmann, permeato di quelle atmosfere visionarie che giocano con l’ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è fantastico. Vogliamo costruire un ambiente che richiami il labirinto perché il labirinto, nel mito, è per eccellenza il luogo che si situa tra il vero e l’immaginario. Il nostro sarà un labirinto sincrono all’estetica tecnologica contemporanea, fatto di immagini che si sovrappongono, in cui la percezione di chi guarda è stimolata e assorbita da immagini reali che vanno oltre il reale ed è beffata dall’inganno della vista, dove il rincorrersi e sovrapporsi di vero e fantasia sembra scuotere un cortocircuito elettronico.”