Alessandro Bandini, recente vincitore del Premio Mariangela Melato per giovani attori, dà voce e corpo alla struggente e misteriosa storia d’amore tra lo scrittore, drammaturgo, regista e pittore italiano Giovanni Testori e Alain Toubas. Per sempre è uno spettacolo sul bisogno di sentirsi amati incondizionatamente e sul dolore, una richiesta viscerale di poter amare, un grido per non essere dimenticato.
Tra il 1959 e il 1962, Testori e l’amato Toubas – conosciuto alla fine del 1958 grazie ad amicizie comuni – stringono un intenso rapporto epistolare, composto da oltre duemila lettere scritte a mano e in francese, ad oggi mai tradotte, trascritte o pubblicate, oltre che da disegni e cartoline altrettanto inedite. Una fitta corrispondenza che svela un amore travolgente, a tratti ricattatorio, e un’umanità disarmante, mostrando un lato poco conosciuto dell’intellettuale di Novate Milanese e offrendo la possibilità di rileggere parte della sua opera con uno sguardo nuovo, originale e contemporaneo.
Bandini si confronta con la parola privata e poetica di Testori, protagonista della cultura letteraria e artistica della seconda metà del Novecento, firmando una drammaturgia originale costruita a partire da un corpus inedito di lettere e cartoline, da alcuni versi de I Trionfi – celebre poema d’amore che apre la trilogia poetica dedicata ad Alain Toubas – e da dediche private dello scrittore al giovane ‘Franzese’.
Esito di una serie di residenze artistiche, tra cui quella presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi – città in cui Testori e Toubas si sono incontrati la prima volta il 24 febbraio 1959 –, Per sempre nasce da un confronto totalizzante, corpo a corpo, con la parola testoriana: una parola che, incarnandosi in chi la pronuncia, si trasforma nella lotta interminabile di un essere umano di fronte alle proprie paure.