Visioni parallele è una rassegna cinematografica pensata per accompagnare e approfondire alcuni spettacoli che compongono il focus principale della stagione, Vite parallele, ponendo al centro il dialogo tra letteratura, teatro e cinema.
I film selezionati sono tratti da grandi romanzi o opere teatrali che, dopo essere stati consacrati sul grande schermo, tornano oggi a vivere sul palcoscenico attraverso nuovi sguardi registici e drammaturgici: Il gabbiano di Marco Bellocchio (1977), dall’omonimo dramma di Anton Čechov, Madame Bovary di Claude Chabrol (1991), dal romanzo di Gustave Flaubert, e Amadeus di Miloš Forman (1984), dal testo teatrale di Peter Shaffer, offrono esempi emblematici della trasposizione da parola scritta a immagine in movimento. A questi si affiancano adattamenti più liberi e audaci come Fantozzi di Luciano Salce (1975), ironica e tragica icona dell’italianità creata da Paolo Villaggio, Fahrenheit 451 (1966) di François Truffaut, dall'omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury, e Orlando (1992), raffinata rilettura cinematografica del romanzo di Virginia Woolf firmata da Sally Potter. Completa la rassegna un dittico dedicato all’intelligenza artificiale: Blade Runner di Ridley Scott (1982), ispirato al romanzo di Philip K. Dick, e Lei (Her) di Spike Jonze (2013) propongono spunti di riflessione sull’identità, l’empatia e il futuro dell’essere umano, temi che gli spettacoli del percorso tematico Intelligenze quantiche accolgono e rielaborano attraverso la propria sensibilità scenica.
Visioni parallele è una rassegna pensata per ampliare lo sguardo, favorire connessioni e riscoprire come le grandi storie sappiano trasformarsi, mantenendo intatta la loro forza evocativa.