martedì 11 giugno

Palazzo dei Congressi
10.-

Tanzfaktor è un progetto biennale di Reso – Rete Danza Svizzera pensato per incoraggiare e sostenere le giovani compagnie che dedicano la loro ricerca alla danza contemporanea, offrendo loro l’opportunità di presentare le proprie produzioni al grande pubblico e di fare rete con gli operatori del settore delle diverse regioni svizzere. 

Aperto a cinque compagnie selezionate tramite un concorso da una giuria composta da operatori che partecipano alla tournée, Tanzfaktor mette a disposizione gli strumenti per effettuare una tournée nazionale nei teatri e festival che aderiscono a Reso, promuovendo inoltre incontri con professionisti.

a project by
Reso – Dance Network Switzerland 

supported by
The Swiss Arts Council Pro Helvetia 
Migros Kulturprozent 
Stiftung Corymbo 
Ernst Göhner Stiftung 

partners 
LAC Lugano Arte e Cultura
Théâtre Les Halles – Sierre 
Bühne Aarau
Tanz in Olten 
Fabriktheater Rote Fabrik Zürich
Théâtre Saint-Gervais Genève 

Not Where, but Who

La coreografa e danzatrice Oriana Zeoli (in arte Glory) presenta un assolo popping in cui contrappone movimenti eccentrici delle braccia e piegamenti delle ginocchia a movimenti impulsivi e ritmici delle spalle, isolando il movimento in singole parti del corpo. Glory non solo padroneggia il grande divario tra danza urbana e danza contemporanea, ma riesce anche a riunire queste due pratiche all’interno del suo corpo con estrema precisione, combinandole con la musica. Come corpo ibrido, mette giocosamente in discussione la separazione istituzionale di queste due tecniche, invitandole a

choreography, art direction and dance
Oriana “Glory” Zeoli 

artistic assistance, dramaturgy and text
Anna Chiedza Spörri

music
Kadjali Kaba

costumes
Gaëlle Da Costa

outside eye
Nina Maria Richard
Toschkin Schalnich

 

Aléa

In che modo l’acqua deforma il corpo? Quali nuovi percorsi prende il corpo liquefatto? Movimenti fluidi e rotondi si scontrano con linee dure, momenti di immobilità radicale contrastano con gli infiniti vortici del corpo. In Aléa, le performer Lena Schattenberg e Simea Cavelti rendono un omaggio poetico all’acqua, sostanza essenziale e fatale per la vita. L’acqua è vista come un materiale che collega gli spazi interni del corpo al mondo esterno.

choreography
Simea Cavelti
Tommy Cattin

dance
Simea Cavelti
Lena Schattenberg

music
Steve Reich
Gaspar Narby

costumes
Julie Lahoual

production
Pomegranate Seed

co-production
Théâtre Sévelin 36

support
EREM dance, fOrum culture, Fondation FARB

Idiospect

Il rapporto tra la delimitazione e l’esclusione che ne deriva, e il modo in cui affrontiamo questo dilemma sono al centro di Idiospect, lavoro in cui Tamara Mancini e Branca Scheidegger creano un movimento organico ispirato al waacking, uno stile di danza urbana nato nella comunità gay di Los Angeles negli anni Settanta di cui le interpreti sono pioniere in Svizzera. Con delicatezza e abilità, Mancini e Scheidegger offrono un pezzo ricco di energia che incoraggia tutti a lottare per la libertà di cui hanno bisogno.

choreography, dramaturgy and dance
Tamara Mancini
Branca Scheidegger

dramaturgic assistance
Vanessa Cook

music mixing
Tamara Mancini 

musica
Kin Leonn/Hiroschi Ebina
Dicaphone
Move D
Joe Armon-Jones/Maxwell Owin/Oscar Jerome

ΑΕΝΑΟΣ

ΑΕΝΑΟΣ significa perpetuo, continuo, che ricomincia senza tregua. In questo assolo, il coreografo e danzatore neocastellano Maxime Jeannerat mette in scena pratiche di ripetizione e spinge il corpo ai suoi limiti fisici; grazie a un’illuminazione intima, il palco vuoto diventa la superficie di proiezione dell’esistenza umana. Come reagiamo alle difficoltà della vita? L’esperienza acquisita nel corso degli anni cambia il nostro modo di affrontare le situazioni difficili? Jeannerat porta in scena questi interrogativi in modo diretto.

choreography and performance
Maxime Jeannerat

music
Hugo Sellam

production
Cie La Méthode

Contraste

La compagnia di danza urbana Cie Nous et Moi – composta dai friburghesi Charlotte Cotting, Estelle Kaeser, Adrien Rako e Anaïs Kauer – presenta una coreografia collettiva che esplora i diversi aspetti del termine “contrasto”. I movimenti sono minuziosamente coordinati, tanto sincronizzati quanto alternati, creando composizioni che mutano adattandosi all’accompagnamento sonoro. Variazioni di dimensioni, velocità e intensità si fondono nel vocabolario fisico della danza urbana. I movimenti precisi e sottili tessono una coreografia punteggiata da sorprendenti colpi di scena, invitando il pubblico a intraprendere un viaggio sorprendente.

choreography and dance
Estelle Kaeser
Charlotte Cotting
Adrien Rako
Anaïs Kauer 

music
Adrien Rako 

costumes
Estelle Kaeser

production
Cie Nous et Moi, Eugénie Fasel