Tra le coreografe più celebri della Svizzera, vincitrice del Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart 2023, Cindy Van Acker presenta il suo nuovo lavoro, un duetto in uno spazio vuoto che rivela il teatro nella sua essenzialità.
Quiet Light non ha un soggetto né una tematica, cerca piuttosto di lasciarsi scrivere da nozioni evanescenti, capaci di comporre le traiettorie o gli enigmi dei corpi, della luce e del suono. Alla base del lavoro vi è l’idea dell’incompiuto, la sensazione dell’irrilevante e la serena accettazione di ciò che è vano. Una sorta di ricerca di un apogeo dell’effimero che è la forza stessa della performance dal vivo.
“Dopo aver scoperto l’installazione sonora Un orchestre de papier di Pierre Bastien al Festival Archipel 2023 – afferma Cindy Van Acker –, è nato in me il desiderio di lavorare con le ombre senza mostrare gli oggetti. Victor Roy ed io abbiamo quindi sperimentato questa idea. [...] Ci saranno due fonti di luce, una per ogni lato del palco: le forme gireranno davanti a questi proiettori, creando delle ombre. È un dispositivo molto semplice e artigianale, ma l’effetto sullo spazio è impressionante.
Le danzatrici si muoveranno in uno spazio in continua trasformazione: come nuvole che transitano, i movimenti entrano o escono dalla luce lasciando le interpreti imperturbabili. La vita della luce e quella della danza sono indipendenti.
Tuttavia, la programmazione delle luci deve rispettare le stesse qualità ricercate per la danza. C’è l’ombra, c’è la luce, c’è uno stato e poi un altro, ma questo non è importante. Non bisogna provare frustrazione di fronte ai corpi che scompaiono. È naturale vedere. È naturale non vedere. La poetica si annida in questo ‘who cares’. Ci troviamo qui nel pieno della questione della rappresentazione.”