Evento passato

03 maggio 2023

Palco Sala Teatro

20:30

Vincitore del Premio Ubu come miglior spettacolo di danza 2021, Doppelgänger parla e dà forma all’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità appartenente all’esperienza del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro, e il danzatore Filippo Porro.

Il progetto presenta anche la “prima volta” di una collaborazione tra due nuclei artistici differenti, che si incontrano nel solco tra arte e diversità, portando reciprocamente la propria esperienza e poetica della scena che, pur nella lontananza del segno, si alimenta e sviluppa attraverso la medesima sensibilità e passione. 

“Fin dai primi giorni – affermano i creatori dello spettacolo – abbiamo cercato di cogliere nello sguardo dei due interpreti soprattutto un riconoscersi e, attraverso questa reciproca ri-conoscenza, restare in ascolto di questa loro fase germinale. È seguito poi, diremmo in maniera naturale e quasi esclusivamente autogestito da loro stessi, uno sviluppo simbiotico dell’azione fino ad arrivare alla solitudine e al groviglio di arti e luce, di suoni e silenzi; il tutto attraverso un processo di relazione quasi esclusivamente somatico. Un ossimoro in danza, un tentativo di svelare, tra sapiente ignoranza e disarmonica bellezza, il doppio viso della sfinge: due corpi diversi che cercano sulla scena l’origine della possibilità di esistere, una dirompente vitalità e un candore disarmante, attraverso l’astrazione della realtà che diventa visione. Due corpi uguali che si riconoscono e non smettono l’abbraccio, il mandala, la cellula che li lega. Due esseri primi, primati, ai loro primi passi. Tra evoluzione e involuzione, scelgono l’inesistente “voluzione”: uno stare vicini senza l’andare. Senza il destino forzoso del crescere e del diminuire. Un percorso di gesti, sguardi; piccole, grandi tenerezze; beffardi e spietati tradimenti. Sempre in un precario equilibrio: funamboli, sospesi tra vita e morte, tra ascesi e caduta. Nel mezzo: le loro forme, colte nella fragilità dell’inestinguibile enigma della sospensione”.

di
Michele Abbondanza
Antonella Bertoni
Maurizio Lupinelli

con
Francesco Mastrocinque
Filippo Porro

disegno luci
Andrea Gentili

direzione tecnica
Claudio Modugno

elaborazioni musicali
Orlando Cainelli

produzione
Compagnia Abbondanza/Bertoni, Armunia/Festival Inequilibrio, Nerval Teatro

“L’opposizione apparente delle due fisicità ci parla dell’elemento comune, spesso rimosso dalla coscienza: la fragilità che ci accomuna, quell’essere foglie al vento, disegni sulla sabbia che una semplice onda del mare cancella dopo una breve esistenza. Lo scagliare di una freccia immaginaria, all’inizio e alla fine, e il suo giungere a bersaglio, sempre nel corpo più potente e prestante in apparenza, ci rammenta l’universalità dell’impermanenza della materia, la dinamica trasformazione che tutto colpisce senza discriminazione. Di questo in fondo si parla: della vita e della morte, delle opposizioni esistenti solo nella nostra mente, della perenne legge della metamorfosi. [...] I corpi danzanti ci raccontano il profondo e sacro mistero con semplicità, attraverso il contatto, la presenza e l’animalità del corpo." 
– Enrico Pastore, Il Pickwick

“Spettacolo ad alta definizione così potente da trascinare via le spoglie di ciò che è diventato inerte (è la simbolica chiusura della performance), è anche così perturbante da lasciare spaesato chi assiste. Nel nostro comune destino di “doppi viandanti”, l’invito è a lasciare ogni certezza per trovare nuove modalità di relazione: Doppelgänger non è qualcosa di “bello” da vedere, ma qualcosa che cambierà il vostro sguardo.”
– Rossella Battisti, Rumor(s)cena

“Un tumulto di corpi, in una coreografia che urla e che tace, che intreccia e separa, e che ci trasporta nel tunnel dell’io per poi liberarci, d’un tratto, al cospetto di verità inattese. Eccezionali Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro, protagonisti di un racconto sublime, che non dà tregua agli occhi e al pensiero.”
– Giuseppe Distefano, Sipario