Esito della performance presentata a Castel San Pietro nell’ambito della seconda edizione di Lugano Dance Project, Panoramic Banana è la nuova produzione di mk, compagnia tra le più interessanti della scena artistica internazionale: un caleidoscopio di danze e immagini immerse in una sonorità ibrida.
Il pluripremiato coreografo Michele Di Stefano porta in scena una proliferazione di sistemi coreografici che evocano un nuovo folklore, immaginario e proiettato verso un mondo a venire, dove il disordine è regola, l’ambiente si fa torbido e pulsante, e il desiderio di rewilding può finalmente scorrere indisturbato.
Non esiste un luogo per l’esotico: si tratta di pura rappresentazione. Ma è proprio questa sua vacuità astratta a potersi trasformare in uno spazio reale, un contenitore da risignificare. Panoramic Banana è una collezione di suoni, danze e immagini apparecchiate come un catalogo, che allude a una storia di conquiste e soprusi, consumata in un resort ai confini del mondo. Un ambiente evocato che si regge su un unico principio selvaggio: mescolanza, prossimità, incomprensibile euforia di un patto tra carnefici e vittime.
Mentre gli etnologi si riconvertono a studiare l’ultima tribù inossidabile ancora in circolazione – quella turistica – e gli antropologi si rifugiano nell’analisi delle serie TV, il pensiero selvaggio viene dimenticato dall’entertainment, ma prolifera indisturbato nella foschia. Nessun proclama di riscatto, e proprio per questo assolutamente cruciale per il futuro dell’umanità: un futuro sonoro, acquatico, tropicale, a 40 gradi all’ombra, epidemico, balsamico, anatomico e umido.