Evento passato

25 aprile 2023

Sala Teatro

20:30

26 aprile 2023

Sala Teatro

20:30

Il giovane fuoriclasse Giorgio Sangati porta in scena il capolavoro teatrale del drammaturgo statunitense David Mamet, dirigendo due grandissime attrici, vere funambole della parola: la straordinaria Maria Paiato e l’intensa Mariangela Granelli, sul palcoscenico insieme a Ludovica D’Auria.

Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.  Viene subito in mente il romanzo The Bostonians di Henry James (1886), nel quale l’autore affronta senza censure il tema dell’omosessualità e dipinge l’affresco di una società in bilico tra valori antiquati e spinte progressiste con particolare attenzione alla condizione femminile.!
Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa.

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo.
Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999 così come oggi può fare con quello italiano.
Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità.
È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore.

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di
David Mamet

traduzione
Masolino D’Amico

regia
Giorgio Sangati

con
Maria Paiato
Mariangela Granelli
Ludovica D’Auria

scene
Alberto Nonnato

costumi
Gianluca Sbicca

luci
Cesare Agoni

costumi
Gianluca Sbicca

musiche
Giovanni Frison

assistente alla regia
Michele Tonicello

produzione
Centro Teatrale Bresciano
Teatro Biondo di Palermo

in accordo con
Arcadia & Ricono Ltd

per gentile concessione di
A4 Artists Agency

Foto di scena

Intervista al regista Giorgio Sangati

Mariangela Granelli ci racconta il personaggio di Clair

Maria Paiato ci racconta il personaggio di Anna

Ludovica D'Auria ci racconta il personaggio di Catherine