Evento passato

27 maggio 2022

Teatrostudio

17:00

Per la sua nuova creazione, all’incrocio tra l’immagine e il corpo, il visivo e il vivente, la danzatrice e coreografa brasiliana Ana Pi conduce una ricerca poetica e politica su Haiti, sui gesti sacri ancestrali e la loro perpetuazione nell’immaginario odierno.

Un tempo per imparare da alcuni suoi contemporanei, artisti transdisciplinari di Haiti, e un tempo per instaurare un dialogo fantastico con Maya Deren, regista sperimentale statunitense nata nel 1917 in Ucraina. Le due donne condividono lo stesso approccio creativo trasversale che combina il processo artistico con una metodologia di ricerca. A partire dagli anni ‘40, Deren studia in modo empirico la cultura haitiana, le sue danze e l’eredità voodoo; la sua esperienza è documentata nel libro The Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti e nell’omonimo film documentario, uscito postumo nel 1985, che immortala i gesti ancestrali di questa cultura che si sta purtroppo perdendo.
In uno stesso movimento, Ana Pi intreccia fragilità ed equilibrio, immagini del passato e futuro, interrogandosi sulla storia di queste danze, su come si siano conservate e sul loro ruolo nel presente. The Divine Cypher si racconta tra immagini e video inediti, archivi, fiction, performance e assoli di danza dal vivo, ispirandosi ai gesti filmati e ai sogni di Maya Deren, così come a quelli di colei che l'ha preceduta, Katherine Dunham.

choreographic and scenographic conception, videos, research and interpretation
Ana Pi

light creation
Bia Kaysel

light reinterpretation
Jean-Marc Ségalen

stage management, alternating
Bia Kaysel
Jean-Marc Ségalen

music and sonorities
Jideh High Elements
Emy de Pradines
Auguste de Pradines – Ezili Nenenn Ô
Julien Creuzet
Maya Deren

real memories, dreamed dialogues and/or multiple collaborations
Katherine Dunham
Maya Deren
Emy de Pradines
Lumane Casimir
Martha Jean-Claude
Toto Bissainthe
Marie-Ange Aurilin
Ginite Popote
Tara El
Wendy Désert
Gerda Boisguené
Murielle Jassinthe
Trvania   
Jenny Mezile

semiotic outlook
Profe. Dre. Cida Moura

philosophical outlook
Profe. Dre. Maria Fernanda Novo

plastic outlook
Julien Creuzet

filter design
Emilien Colombier

costumes
Carla de Lá
Miliane et Isabella Rodsil
@remexefavelinha

contributions to scenographic realisation
Studio Julien Creuzet with Garance Cabrit and Louis Somveille

production / diffusion
Sarah Becher

communication / press
Louise Marion

production
NA MATA LAB

executive production
Latitudes Prod. – Lille

co-productions
The Patricia Phelps de Cisneros Research Institute for the Study of Art from Latin America & Museum of Modern Art, New York, USA
Terra Batida, Alkantara, Portugal
Be My Guest — Réseau international pour les pratiques émergentes
La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne
CNDC, Angers
Kunstencentrum Vooruit, Gand – within the framework of the cooperation programme Hauts-de-France / Flandres.

film co-production
with the participation of the Fondation Cartier pour l’art contemporain’s Soirées Nomades

with the support of
Spedidam
Region Ile-de-France
DRAC Ile-de-France

Thanks to the ancestor’s persistence and to the young people who will join this timeless cypher. To Maya Deren and the keenness of all the traces she offers us, to the wisdom and power of Madame Katherine Dunham her predecessor, to Lia Rodrigues who has been opening the way for a long time. This dance is dedicated to the revolutionary beauty of the Haitian people, from the past, the future and the present.

Coreografa e artista visiva brasiliana, è anche ricercatrice in danze urbane, danzatrice estemporanea e pedagoga. La sua pratica si situa tra le nozioni di circolazione, spostamento, appartenenza, sovrapposizione, memoria, colori e gesti ordinari. Nel 2020 crea l’associazione NA MATA LAB. Il suo primo documentario, NoirBLUE - les déplacements d'une danse (2018), viene selezionato da numerosi festival cinematografici e riceve altrettanti riconoscimenti. 
Crea, insieme a sua zia, la pièce coreografica O BΔNQUETE (2019), commissionata dall’Associação Videobrasil. Nel 2018 crea COROA, una performance e installazione per la Galeria Vermelho di San Paolo, presentata anche presso la fondazione Lafayette Anticipations di Parigi; lo stesso anno riceve il "Premio Rivelazione" della danza dalla Cooperativa Paulista de Dança di San Paolo. Nel 2017 crea NoirBLUE, lavoro solista per il palcoscenico ideato insieme a Jean Marc Segalen e Jideh High Elements e presentato in Francia, Portogallo, Belgio e Spagna; dello stesso anno è il progetto Periphery & Peripherals, sviluppato in collaborazione con il centro culturale brasiliano Lá da Favelinha, di cui è partner di danza dalla sua creazione. Nel 2015 crea DRW2 per l'Instituto Inhotim, e nel 2014 Le tour du monde des danses urbaines, un progetto per il CDCN in Francia; con queste conferenze interattive si esibisce in Africa, Sud America ed Europa, coinvolgendo un pubblico transgenerazionale proveniente da molti contesti sociali e culturali, così come molteplici organizzazioni istituzionali in oltre 400 rappresentazioni. Oltre a questi progetti principali, sviluppa la pratica CORPO FIRME; danças periféricas, gestos sagrados e collabora con artisti in progetti di varia natura.
Vive in Francia dove è coreografa associata del progetto europeo Dancing Museums ed  artista associata della compagnia di produzione Latitudes Contemporaines.