Una generazione di giovani registi e registe sta conquistando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Il focus La nuova regia riassume i loro lavori invitandovi a scoprirne il talento.
Leonardo Lidi prosegue il suo percorso sul teatro di Čechov confrontandosi con un grande classico del teatro moderno: Zio Vanja, seconda tappa di un progetto iniziato nel 2022 con Il gabbiano e che si concluderà nel 2024 con Il giardino dei ciliegi. Con questa trilogia, Lidi torna al senso più profondo del teatro, cogliendo la semplicità nella sua forza narrativa. Personne, chroniques d’une jeunesse di Ugo Fiore e Livia Rossi – spettacolo vincitore di Forever Young 2021/22 – è una favola nera che, attraverso parole, suoni e immagini, racconta di un’infanzia violata e dei suoi riverberi nell’età adulta. Vorrei una voce, scritto e interpretato da Tindaro Granata e dedicato a tutti coloro che non hanno perso la voglia di sognare. A gennaio andrà in scena Demoni – scritto da Fabrizio Sinisi, giovane pluripremiato drammaturgo, recente vincitore del Premio Testori per la Letteratura e del Premio della critica ANCT, e diretto da Claudio Autelli, uno dei migliori registi della scena teatrale milanese. Il giovane regista romano Leonardo Manzan, due volte vincitore alla Biennale Teatro di Venezia, porta in scena una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand: uno spettacolo-concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine Ottocento in potenti versi rap, con la direzione artistica di Antonio Latella.
Fabio Condemi dispiega una raccolta di racconti notturni all’insegna dell’horror e dell’insolito, restituendo lo stile e la prosa di Thomas Ligotti. R+G di Stefano Cordella, in scena al Foce il 15 maggio, rilegge la tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta, canto d’amore a due voci, elettrico, poetico, inquieto.