mercoledì 19 novembre

Sala Teatro
Da 41 a 59 CHF

Quando il virtuosismo della danza contemporanea incontra l’energia del Brasile, nasce uno spettacolo travolgente che esalta la ricchezza coreutica di un intero Paese: la São Paulo Dance Company, tra le compagnie di danza più importanti al mondo, arriva per la prima volta al LAC con uno straordinario programma in tre parti.  

Dal 2008, la São Paulo Dance Company è diventata un punto di riferimento della scena artistica sudamericana e non solo, conquistando importanti riconoscimenti a livello internazionale. Sotto la direzione artistica di Inês Bogéa, la compagnia ha costruito in 17 anni un ricco repertorio che abbraccia il linguaggio della danza classica e contemporanea, dando vita a oltre 80 coreografie. A Lugano presenta un programma composto dal lavoro di tre coreografi molto diversi tra loro.  
In Indigo Rose, il rinomato coreografo ceco Jiří Kylián esplora la vivacità dei suoi interpreti per dar vita a un’opera che riflette sul passaggio dalla giovinezza all’età adulta e sulle relazioni umane. Il movimento è rapido, virtuosistico, articolato e allo stesso tempo lirico, e allude alla ricerca della perfezione, che per Kylián resta sempre irraggiungibile. In scena, un sipario di seta bianca gioca con luci e ombre, moltiplica le proiezioni dei danzatori e altera la percezione dello spettatore.  
In Le Chant du Rossignol, Marco Goecke compone una coreografia caratterizzata da movimenti rapidi che si dissolvono nel buio della scena, evocando l’urgenza del volo, la forza nascosta nella fragilità, la natura che vive e si spegne. Un’opera eterea, che trasmette allo spettatore la vibrazione di un’energia sottile e potente, come quella di un uccello trattenuto nel palmo della mano. 
Creata appositamente per la São Paulo Dance Company, I’ve Changed My Mind del coreografo israeliano Shahar Binyamini riflette sull’identità e sul cambiamento, mettendo in discussione chi siamo come esseri umani, animali, anime, entità. Il titolo richiama la libertà del processo creativo, in cui è necessario abbandonare certezze per accogliere l’ignoto. In scena, i danzatori cercano un equilibrio tra il sé e l’insieme, come membra di un unico corpo in ascolto del presente. Il pezzo invita il pubblico a farsi spazio dentro di sé e a lasciarsi attraversare da quella che il coreografo definisce “la freschezza del cambiamento”: un’energia viva, che si rinnova a ogni incontro tra palco e platea. 

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Indigo Rose (2015) 

coreografia e scene 
Jiří Kylián 

musica 
Factory Preset, Robert Ashley; Plainte des Memes, François Couperin; Three Dances for Two Prepared Pianos: Dance No. 1, John Cage; Das wohltemperierte Klavier, Book 1: Fugue No. 8 in E-Flat Minor, Johann Sebastian Bach 

disegno luci originale
Michael Simon 

adattamento luci
Kees Tjebbes (Nederlands Dans Theater II, 2005) 

costumi 
Joke Visser 

riallestimento
Amos Ben Tal 

assistente alla coreografia 
Amos Ben Tal 
 

Le Chant du Rossignol (2023) 

coreografia e scene
Marco Goecke 

riallestimento
Giovanni di Palma 

musica
Le Chant du Rossignol, Igor Stravinsky  

disegno luci
Udo Haberland 

costumi
Michaela Springer 


I’ve Changed My Mind (2023) 

coreografia
Shahar Binyamini 

assistente alla coreografia
Yotam Baruch 

musica
Le Tombeau de Couperin M 68: II Fornane and III Minuet, Maurice Ravel; Blade Runner, Hans Zimmer e Benjamin Wallfish; Hard to Tell, Andy Stott e Alison Skidmore 

disegno luci
Wagner Freire 

costumi
Shahar Binyamini 

realizzazione costumi
Cris Driscoll 

 

São Paulo Dance Company è sostenuta dal Governo dello Stato di San Paolo, con la direzione artistica di Inês Bogéa 

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