La compagnia teatrale indipendente I Gordi porta in scena uno spettacolo che infrange un tabù ancestrale, liberando la veglia funebre dalla solennità imposta dal rito per farne emergere la dimensione più autenticamente umana, con esiti comici e disarmanti: perché la vita, persino nella tragedia della sua fine, resta una forma di commedia.
In scena una bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore. Così la veglia funebre diviene un’ultima tragica commedia della vita. Nei rituali la morte deve sembrare un riposo, il defunto ancora presente, il dolore unanime e la cerimonia aderente alle ultime o presunte volontà. Ma queste premesse si infrangono sempre contro le diverse verità dei congiunti, gli imprevisti, l’impaccio e i differenti modi di affrontare un lutto. C’è chi beve una birra con il morto, chi risponde al telefono, chi piange disperato, chi non riesce proprio a piangere...
Compagnia residente al Teatro Franco Parenti, I Gordi continuano la loro indagine su una forma teatrale che si affida in primo luogo al gesto, ai corpi con e senza maschere e a una parola/suono scarna ed essenziale che supera ogni barriera linguistica.