sabato 25 aprile

Teatro Foce
25 CHF

domenica 26 aprile

Teatro Foce
25 CHF

Proseguendo la sua ricerca nei territori della follia, l’autore, regista e attore ticinese Daniele Bernardi dedica uno spettacolo alla dolorosa figura del “Dio della danza” attraverso una personale elaborazione dei diari di Vaslav Nijinsky.  

Saint-Moritz, inverno del 1918-19. Trasferitosi in Svizzera da un anno e mezzo, in attesa della fine della guerra, il ballerino e coreografo russo di origini polacche Vaslav Nijinsky – figura centrale della danza del Novecento – comincia a dare segni di squilibrio. Anche se non sono chiare le cause del male, più eventi sembrano concorrere al suo manifestarsi e uno pare assumere un ruolo particolarmente simbolico: la notizia della morte del fratello Stanislav, malato di nervi fin dall'infanzia. Così, mentre il paesaggio elvetico si imbianca, Nijinsky inizia a comportarsi in modo sempre più incomprensibile, gettando nel caos la piccola comunità che lo circonda. In quei giorni febbrili, redige un celebre diario, destinato a essere pubblicato solo in seguito. Proprio a partire da quelle pagine, Daniele Bernardi firma un intenso monologo, dando corpo e voce a un’anima sull’orlo del collasso: le ossessioni che attraversano il diario del protagonista – Dio, la redenzione, la guerra, il rifiuto della carne e della sessualità – riaffiorano in un vortice ciclico di pensieri contrastanti, fino alla vertigine.  

di e con
Daniele Bernardi 

a partire dall’opera di
Vaslav Nijinsky 

scenografia, oggetti di scena e tessuto sonoro
Ledwina Costantini 

costumi
Luisa Beeli 

voce fuori campo
Raissa Avilés 

disegno luci
Fabio Bezze 

assistente
Elisa Pagliaro 

collaborazione artistica
Opera retablO 

consulenza
Kantoratelier 

con il sostegno di
Pro Helvetia, Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, Comune di Riviera  

con il contributo di
Fondazione Ernst Göhner, Fondazione Fidinam, Fondazione Ferdinando e Laura Pica-Alfieri, Ennio Ferrari SA 

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