mercoledì 27 novembre

Teatro Foce
25.- CHF

La pluripremiata compagnia veronese Babilonia Teatri, Leone d’Argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia, presenta Mulinobianco, lavoro che si interroga sulla relazione instaurata con il pianeta che abitiamo – a quanto pare l’unico abitato nonché l’unico abitabile nell’intero universo.

Abitiamo in un luogo, se non per altro, anche solo per queste ragioni, piuttosto prezioso.
Da quanto siamo qui? Quando scade il nostro contratto d’affitto? Esistono delle clausole nel contratto di locazione? Quali? Chi l’ha redatto? Chi è il proprietario? La possibilità che noi si venga sfrattati quanto è vicina?
Sono domande a cui solo gli scienziati possono rispondere e che solo i bambini possono porre, dall’alto della loro scienza e della loro saggezza, dall’alto del loro sapere. Il futuro è loro, sono loro che ci interrogano, che disegnano un quadro inquietante nel quale siamo ritratti di spalle: in fuga, a testa china, intenti nelle più svariate occupazioni, ma incapaci di vedere dove siamo e cosa stiamo facendo.
Soli sulla scena, due bambini parlano ad una platea di adulti: ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo, lanciano proclami e provocazioni, ci incalzano e ci beffano. Vanno avanti e indietro nel tempo, contrappongono la fine e l’inizio: un eden perduto e lontano, verso il quale nessuno di noi vorrebbe tornare, e un tramonto che ci spaventa, ci attrae e ci inghiotte. Si muovono tra animali totem, banchi spuri e croci iconoclaste, tra l’indicibile e il non detto. Ci consegnano un mazzo di fiori finti, senza chiarire se siamo chiamati a riconoscere che anche i polimeri sintetici possono essere belli o se vogliono ricordarci che le piante torneranno presto ad essere le sole padrone del mondo.

Fondata da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo, distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock e punk. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici, esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, facendo emergere conflitti e tensioni del nostro tempo con ironia e cinismo, affetto e indignazione. 
Nel corso degli anni vince numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Scenario, due Premi Ubu, il Premio Hystrio alla drammaturgia, il Premio Franco Enriquez per l’impegno civile, il Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia. 

di
Enrico Castellani
Valeria Raimondi 

con
Ettore Castellani
Orlando Castellani 

e con
Valeria Raimondi
Enrico Castellani
Luca Scotton

luci, audio, direttore di scena
Luca Scotton

vfx video
Francesco Speri

produzione
Babilonia Teatri, La Corte Ospitale

in coproduzione con
Operaestate Festival Veneto 

in collaborazione con
Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021

con il sostegno di
MiC, Regione Emilia-Romagna

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