Vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia nel 2018, Cirano deve morire è uno spettacolo-concerto tra poesia romantica e rap feroce, in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo: una maniera originale e inedita per raccontare la storia d’amore e inganno di Cyrano de Bergerac.
Il giovane regista romano Leonardo Manzan, due volte vincitore alla Biennale Teatro di Venezia, porta in scena una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand: uno spettacolo-concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine Ottocento in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di se stessi, di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia d’amore e di amicizia, uno dei più famosi “triangoli” del teatro moderno: protagonisti due amici e una donna di cui entrambi si innamorano. Lo spettacolo si concentra sulla resa dei conti tra i tre giovani, i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia.
Cirano deve morire recupera la forza poetica del testo originale attraverso la musica rap, scelta necessaria – secondo Manzan – non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore.
“Sarà bene cominciare dal principio, cioè dal titolo. Cirano deve morire è una dichiarazione di intenti e insieme una preghiera che vi rivolgo in forma di esclamazione: dimenticatevi del Cirano così come pensate di conoscerlo.”
– Leonardo Manzan