giovedì 08 maggio

Cinema Iride
Gratuito

Per avvicinare il pubblico ai due capolavori che compongono il dittico lirico La voix humaine e Cavalleria rusticana, il LAC propone una rassegna cinematografica in collaborazione con il Cinema IRIDE di Lugano. Un’occasione per esplorare, attraverso il linguaggio del cinema, i temi universali dell’amore, della solitudine e dell’abbandono che percorrono le due opere.  

Il primo appuntamento della rassegna è dedicato alle trasposizioni cinematografiche del celebre monologo La voix humaine, scritto da Jean Cocteau nel 1930 e diventato nel tempo un testo iconico per attrici e registi. Il monologo, incentrato sull’ultima, straziante telefonata di una donna all’uomo che l’ha lasciata, ha ispirato nel corso dei decenni diverse riletture per lo schermo, ciascuna capace di cogliere sfumature diverse dell’universo emotivo della protagonista.

Si comincia con Una voce umana (1948), primo episodio del film L’amore di Roberto Rossellini. Interpretata da una straordinaria Anna Magnani – che per questo ruolo si aggiudicò il Nastro d'argento come miglior attrice protagonista –, la versione di Rossellini si inserisce nel solco del neorealismo italiano, conferendo al testo di Cocteau un’anima profondamente popolare e autentica. Ambientato in uno spazio domestico essenziale, il film punta tutto sulla forza espressiva dell’attrice, che dà voce e corpo a una donna lacerata dalla disperazione ma ancora tenacemente aggrappata all’amore perduto. 

Si prosegue con Voce umana (2014), diretto da Edoardo Ponti e interpretato in napoletano da Sophia Loren, con adattamento testuale di Erri De Luca. Presentato al Tribeca Film Festival e al Festival di Cannes nel 2014, questo corto di grande intensità segna il ritorno sul set dell’attrice premio Oscar dopo molti anni e rappresenta un atto d’amore verso la sua carriera e la tradizione del cinema italiano. In una Napoli silenziosa e quasi metafisica, Loren interpreta una donna matura che affronta l’abbandono con dignità, dolore e ricordi. La regia intima e misurata di Ponti restituisce una lettura dolente e toccante del testo, attualizzandolo con grazia.  

Infine, la rassegna presenta The Human Voice (2020) di Pedro Almodóvar, una versione audace e cromaticamente esplosiva con una magnetica Tilda Swinton. Per il suo primo film in lingua inglese, il regista spagnolo trasporta il monologo in un universo stilizzato e teatrale, carico di simbologie e colori saturi, conferendo alla vicenda una dimensione quasi onirica. La protagonista, in uno spazio che è insieme appartamento e set cinematografico, vive la propria sofferenza in bilico tra artificio e verità, tra melodramma e lucida consapevolezza. Con questa rilettura, Almodóvar trasforma il testo di Cocteau in una riflessione sull’identità, sull’abbandono e sul potere della rappresentazione.

Tre visioni, tre poetiche diverse, accomunate dal desiderio di indagare l’animo femminile nel momento di massima fragilità, rendendo omaggio a un testo che continua a parlare con forza e attualità anche alle sensibilità contemporanee.

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La proiezione è preceduta da un incontro di approfondimento con il giornalista e critico cinematografico Lorenzo Buccella. 

Nato a Lugano nel 1974, è giornalista, critico cinematografico, scrittore. Lavora per la RSI-Televisione Svizzera. Dal 2022 è autore e presentatore del magazine culturale Cliché. In precedenza, ha realizzato diversi documentari (Sorelle d’Italia, Vendesi Sicurezza, Bill Barazetti: un dilemma svizzero) e scritto spettacoli teatrali (La ballata dei matti, La Signora sporca). Tra le sue pubblicazioni, due libri sul Festival di Locarno (Locarno On/Off, Casagrande, 2022, Forever Young, 2014), monografie per la Cineteca di Bologna, racconti e poesie per Lupetti Editore, Marcos & Marcos, Mobydick, Iceberg.

Programma

Una voce umana (episodio 1 de L’amore)  
Roberto Rossellini, 1948, 30’   

Voce umana  
Edoardo Ponti, 2014, 25’  

The Human Voice  
Pedro Almodóvar, 2020, 30

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