Parlare, scoprire, raccontare, confrontarsi, ridere, divertirsi, gioire, ricordare: questo accadrà per chi sperimenterà l’antico rito del fare il pane...
Non si tratta di un corso per panificatori né di una performance.
È la scelta di partecipare e conoscere i segreti della nobile arte del fare il pane, dove la manualità dell’impasto di farine, acqua e “u criscenti” (il lievito madre) è l’occasione per diventare custodi consapevoli di un antico lavoro umano che si ripete e si tramanda dai tempi dei tempi.
L'attore Tindaro Granata racconterà la differenza tra il pane antico e quello moderno; l’origine del lievito e la sua gestione. Parlerà delle farine antiche e quelle di oggi; si impasterà insieme, si riscoprirà la grande intelligenza del nostro corpo nel riconoscere il proprio impasto del pane e si praticherà la lentezza del gesto del fare, l’attesa e la gioia di nutrirsi della propria opera d’arte, il proprio pane.
Parlare, scoprire, raccontare, confrontarsi, ridere, divertirsi, gioire, ricordare: questo accadrà per chi sperimenterà l’antico rito del fare il pane. Chi parteciperà è invitato e invitata a fare un’esperienza profonda di creazione, che genera pace, nella quale è lei stessa e lui stesso ad essere protagonisti del tempo dell’impasto, “lievitando” parole buone come il pane.
Per partecipare è necessario portare con sé
- una storia scritta che abbia a che fare con il proprio rapporto con il pane (il racconto di un ricordo, di un pensiero, di un legame, di una persona, ...)
- 250 gr della farina che preferite (grano tenero 0, 00, tipo 1, tipo 2, integrale)
- grembiule