La 30a edizione delle Giornate europee del patrimonio, è prevista il 9 e 10 settembre 2023 sul tema « Riparare e riutilizzare »

Le Giornate del patrimonio 2023 si interrogano su come coniugare il migliore contributo possibile alla realizzazione della società a emissioni nette pari a zero con la protezione della sostanza storica del nostro patrimonio costruito. Esse sono incentrate sulla sostenibilità della nostra sostanza architettonica storica e la gestione di risorse scarse.
Come coniugare il desiderio di ridurre il consumo energetico e quello di preservare la sostanza storica del patrimonio edificato? 
Il riciclaggio di preziose materie prime fa parte da molto tempo della nostra quotidianità. Tuttavia, servirsi del vecchio per costruire il nuovo non è solo un fenomeno attuale. In passato lo si faceva per risparmiare denaro. Oggi dobbiamo preservare risorse. Nel patrimonio culturale costruito che vogliamo tramandare a molte altre generazioni rientra anche l’integrità ambientale. Per questo motivo siamo chiamati a ridurre i nostri consumi di energia ed elettricità. Questo vale anche nello sviluppo urbano e per il risanamento degli edifici.

In occasione delle Giornate del patrimonio 2023, il MASI Lugano propone un atelier per bambini dai 6 ai 10 anni e un workshop per adulti e ragazzi.

Organizzazione delle Giornate del patrimonio in Svizzera
Le Giornate europee del patrimonio sono un’iniziativa comune dell’Ufficio federale della cultura (UFC), della Conferenza svizzera delle soprintendenti e dei soprintendenti ai monumenti (CSSM), della Conferenza svizzera delle archeologhe cantonali e degli archeologi cantonali CSAC e del Centro nazionale d’informazione sul patrimonio culturale (NIKE).

Le Giornate europee del patrimonio sono un’iniziativa del Consiglio d’Europa. Ogni anno nel mese di settembre, in oltre 50 paesi si aprono le porte di edifici e siti culturali, affinché le persone possano approfondire le loro conoscenze sul comune patrimonio culturale. Incoraggiando l’impegno attivo, ne sono promossi la conservazione e lo sviluppo. In tutta Europa, ogni anno vi partecipano fino a 20 milioni di persone.