Il libro di tutte le cose invita ogni spettatore a ritrovare il proprio sé più profondo, risvegliando quello spazio di libertà e creatività tipico dell’infanzia, capace – se coltivato – di dare senso anche alla vita adulta.
“Thomas vedeva cose che nessun altro vedeva”.
Vedere cose che gli altri non vedono, dare spazio all’unicità e alla straordinarietà della visione di un bambino. Attraverso la storia di Thomas, lo spettacolo si propone di riconnettere ogni spettatore al suo più profondo sé, riattivando quello spazio di libertà e creatività propri dell’infanzia che, se coltivati, possono nutrire e riempire di senso anche la vita adulta.
Il mondo famigliare di Thomas è un mondo fatto di solitudini abitate. La sua famiglia non è come dovrebbe essere ogni famiglia, ovvero un filo all’interno di una rete, bensì un atomo separato dagli altri che, all’interno del suo spazio isolato nasconde la violenza.
Il padre, schiavo di un formalismo religioso e dogmatico ha reciso qualsiasi canale di ascolto emotivo con i suoi famigliari; barricato nel suo isolamento arriva agli altri solo attraverso la durezza e la violenza. Violenza fisica e psicologica che si abbatte su tutti i componenti della famiglia come un uragano. Tutti cercano modi per ripararsi, per salvarsi: la madre accettando in silenzio e amando di un amore ancora più appassionato i suoi figli, per non far mancare loro la cura necessaria per poter crescere, la sorella maggiore di Thomas, Margot, indossando una maschera di superficialità e ilarità, come se quella violenza non la ferisse, estrema difesa per non crollare davanti al padre padrone, infine Thomas cerca di salvarsi aggrappandosi al suo quaderno, il ”Libro di tutte le cose”, le cui pagine diventano porte che trasformano in inchiostro il mondo fantastico nel quale vive la sua immaginazione, libera dalla violenza della quotidiana realtà. Nella sua solitudine Thomas scopre, dentro una piantina che cura con amore, Gesù. Non il Gesù imposto dall’alto ma un Gesù complice e amico che si stupisce con lui dell’ottusità del mondo. Insieme non temono di affrontare la violenza con la gentilezza e con il sorriso.
Tutto cambia quando il mondo di fuori irrompe nella casa. Alcune straordinarie figure femminili aiuteranno Thomas e la sua famiglia a liberarsi dalla morsa dell’isolamento e della violenza: una vicina di casa un po’ artista e un po’ strega, una bellissima e dolce ragazza con una gamba di cuoio, una zia allegra e triste che indossa solo pantaloni e strilla sempre, sono solo alcune delle figure che aiuteranno Thomas a capire, insieme a noi, che non importa cosa ti sia toccato in sorte: puoi in ogni momento trasformare e rendere straordinaria la tua vita, trovando la tua famiglia d'anima e con lei liberarti e liberare gli altri dall’oppressione, per poter essere tutti la versione migliore di se stessi.
Nella storia di Thomas la raggiunta libertà di espressione e creazione, libererà lui e gli altri dalla sofferenza, donando a tutti un orizzonte di speranza perché attraverso la cura della bellezza, si riesce a dare vita ai propri sogni.
Per prepararsi e approfondire lo spettacolo...
- Temi affrontati
Senso profondo e coltivazione del proprio sé, dialogo sulla violenza domestica, isolamento della famiglia rispetto allo spazio sociale, speranza, amore e sostegno della collettività.
- Bibliografia
Guus Kujier, Il libro di tutte le cose, Salani
Nadia Muscialini, Mario de Maglie, In dialogo. Riflessioni a quattro mani sulla violenza domestica, Settenove edizioni
- Materiale didattico
Scheda didattica per lavorare in classe dopo lo spettacolo su richiesta.
tratto dal romanzo omonimo di Guus Kuijer
adattamento
Lorenzo Bassotto, Monica Ceccardi
regia
Lorenzo Bassotto
creattrici
Viviana Gysin, Cinzia Morandi
creattori
Lorenzo Bassotto, Roberto Maria Macchi
scene e costumi
Beatrice Alemagna
disegno luci
Claudio Modugno
musiche originali
Olmo Chittò
realizzazione scene
Roberto Maria Macchi
realizzazione costumi
Floriana Setti
maschere e pupazzo
Alessandra Faienza
aiuto regia
Monica Ceccardi
coproduzione
Teatro Pan, Bam!Bam Teatro, LAC Lugano Arte e Cultura, Repubblica e Cantone Ticino DECS Swisslos, Comune di Lugano
con il sostegno
del Dipartimento delle Istituzioni