La fotografia fu proclamata invenzione francese a Parigi nel 1839 e in breve tempo conquistò l’intera Europa. Se la corsa alle innovazioni tecniche ebbe inizio nei capoluoghi, i principali centri culturali, ben presto le prime pesanti macchine fotografiche raggiunsero anche villaggi, campagne, valli sperdute e montagne, dove i fotografi facevano scalpore con le loro immagini realizzate “dal vero”. Come è stato possibile per la fotografia diffondersi così rapidamente? Chi sono stati i pionieri svizzeri a scoprire ambiti di applicazione sempre nuovi, dai ritratti di rappresentanza alle foto segnaletiche, dagli studi sulla natura e sul paesaggio alla documentazione dello sviluppo industriale e tecnologico, dagli ingrandimenti scientifici alla cronaca di eventi?

Dal vero è la prima panoramica esaustiva dedicata ai primi cinquant’anni di diffusione del medium fotografico in Svizzera. La mostra presenta un’eccezionale selezione di opere provenienti da numerose collezioni pubbliche e private in grado di testimoniare il ruolo artistico, sociale ed economico di questa rivoluzionaria invenzione.

Una coproduzione della Fotostiftung Schweiz (Winterthur), del MASI Lugano e del Photo Elysée (Losanna). La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione esaustiva edita da Steidl Verlag (disponibile in tedesco e francese).

Nel contesto della mostra, sono proposti i seguenti laboratori creativi per gli allievi di tutti gli ordini scolastici.

Dentro il paesaggio
Laboratorio per SE primo ciclo

Dopo aver visitato la mostra, i bambini lavorano con le immagini delle fotografie di animali e con quelle realizzate al microscopio dall’apparenza astratta.
Con le stesse possono realizzare una composizione, ritagliandole, posizionandole su un foglio di grande formato e disegnando attorno ad esse in modo da ricreare un paesaggio di montagna, da loro conosciuto o immaginato.
Si tratta di un lavoro di gruppo.

La fotografia acquerellata
Laboratorio per SE secondo ciclo

Durante la visita alle sale espositive, si presta particolare osservazione alle fotografie dipinte a mano.
Successivamente, in atelier i bambini possono dare vita e colore a una fotografia in bianco e nero utilizzando con cura la tecnica dell’acquarello. Con attenzione e con l’aiuto di una lente d’ingrandimento, si analizza da vicino il processo pittorico che veniva utilizzato agli albori della storia della fotografia per colorare le immagini.

La fotografia ieri e oggi
A cura di Elisa Scotto

L’atelier propone un viaggio all’interno delle diverse sezioni della mostra, per poi rielaborarle nella dimensione odierna. C’è dunque una presa di coscienza dell’uso della fotografia, per restituire uno sguardo documentario su ciò che siamo abituati a osservare quotidianamente. La fotografia, attraverso gli smartphone, è estremamente accessibile e l’esposizione dà l’occasione di affrontarla con un atteggiamento differente.

Obiettivi 

  • Coinvolgimento degli allievi, attraverso un approccio diretto e interattivo, alla mostra “Dal vero. Fotografia svizzera del XIX secolo” e, più in generale, al tema della fotografia e del linguaggio fotografico
  • Attuazione di una collaborazione con la scuola del territorio attraverso un percorso educativo.
  • Coinvolgimento degli allievi attraverso la visita guidata, l’attività in Museo e/o in classe per far conoscere loro il MASI

Obiettivi di conoscenza

  • Conoscenza e riconoscimento delle principali tecniche dei diversi linguaggi fotografici presenti in mostra
  • Conoscenza del territorio e della storia del territorio della Confederazione, con un occhio di riguardo per il Cantone Ticino
  • Conoscenza delle figure che hanno dato il via allo sviluppo della fotografia in Svizzera

Obiettivi di competenza

  • Sviluppo delle capacità di ascolto, concentrazione e osservazione
  • Sviluppo delle capacità d’analisi e d’interpretazione personale
  • Allenamento della creatività, della fantasia e dell’immaginazione