Per l’anno scolastico 2024-25 il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura ha proposto un progetto in partenariato con le Scuole medie superiori di Lugano (Liceo cantonale di Lugano 1, Lugano 2, Lugano 3) allo scopo di incentivare la riflessione e lo scambio su temi di attualità e di “necessità” per i giovani, attraverso un lavoro sulla scrittura scenica, a cura di tre giovani drammaturghi.
La stagione di arti performative del LAC, attraverso il focus intitolato “Echi dal futuro”, ha creato l’occasione per approfondire la riflessione sulle diverse possibilità offerte dall’arte per immaginare un futuro a portata di tutti, in particolare dei più giovani e per indagare il rapporto tra realtà e mondo virtuale. Gli spettacoli in programma, contraddistinti da drammaturgie che rompono con la tradizione di una forma narrativa classica, frammentandola e ricomponendola per affrontare la contemporaneità con linguaggi nuovi, hanno consentito ulteriori sguardi e spunti creativi.
A partire da tale premessa, il progetto Drammaturgie per il Futuro ha rappresentato un percorso di analisi, conoscenza e sviluppo di scrittura drammaturgica, lavorando sul tema dell’impatto della tecnologia nella costruzione della identità personale e sociale. Il tema, già affrontato in altri progetti dagli studenti, è stato ampliato attraverso un lavoro molto puntuale sul linguaggio e sulla trasposizione scenica, che crea un luogo nuovo di comunicazione e riflessione.
I testi qui pubblicati sono stati realizzati dagli studenti e le studentesse dei Licei cantonali di Lugano durante gli incontri che i tre drammaturghi Caterina Filograno, Simone Causa e Caterina Sanvi hanno svolto in classe, attraverso un lavoro che è iniziato dal training sul corpo, per poi entrare nella scrittura, individuale o a gruppi, con modalità diverse.
Al termine del progetto, ogni classe ha condiviso il proprio lavoro con le altre classi coinvolte: in un incontro collettivo durante il quale i tre drammaturghi hanno proposto una la lettura drammatizzata dei testi realizzati.
Per l’anno scolastico 2024-25 il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura ha proposto un progetto in partenariato con le Scuole medie superiori di Lugano (Liceo cantonale di Lugano 1, Lugano 2, Lugano 3) allo scopo di incentivare la riflessione e lo scambio su temi di attualità e di “necessità” per i giovani, attraverso un lavoro sulla scrittura scenica, a cura di tre giovani drammaturghi.
La stagione di arti performative del LAC, attraverso il focus intitolato “Echi dal futuro”, ha creato l’occasione per approfondire la riflessione sulle diverse possibilità offerte dall’arte per immaginare un futuro a portata di tutti, in particolare dei più giovani e per indagare il rapporto tra realtà e mondo virtuale. Gli spettacoli in programma, contraddistinti da drammaturgie che rompono con la tradizione di una forma narrativa classica, frammentandola e ricomponendola per affrontare la contemporaneità con linguaggi nuovi, hanno consentito ulteriori sguardi e spunti creativi.
A partire da tale premessa, il progetto Drammaturgie per il Futuro ha rappresentato un percorso di analisi, conoscenza e sviluppo di scrittura drammaturgica, lavorando sul tema dell’impatto della tecnologia nella costruzione della identità personale e sociale. Il tema, già affrontato in altri progetti dagli studenti, è stato ampliato attraverso un lavoro molto puntuale sul linguaggio e sulla trasposizione scenica, che crea un luogo nuovo di comunicazione e riflessione.
I testi qui pubblicati sono stati realizzati dagli studenti e le studentesse dei Licei cantonali di Lugano durante gli incontri che i tre drammaturghi Caterina Filograno, Simone Causa e Caterina Sanvi hanno svolto in classe, attraverso un lavoro che è iniziato dal training sul corpo, per poi entrare nella scrittura, individuale o a gruppi, con modalità diverse.
Al termine del progetto, ogni classe ha condiviso il proprio lavoro con le altre classi coinvolte: in un incontro collettivo durante il quale i tre drammaturghi hanno proposto una la lettura drammatizzata dei testi realizzati.
“La tecnologia e il virtuale sono ormai colonne portanti della nostra esistenza. Ed è per questo che si è scelto di lavorare con gli adolescenti sul concetto di identità digitale attraverso lo strumento della scrittura creativa per il teatro.
Il percorso offerto ai licei Luganesi si è articolato in tre diverse proposte tematiche: metaverso, intelligenza artificiale e cimiteri virtuali. Tutte accomunate da una ricerca sul linguaggio, su come esso stia cambiando con l’avvento di social e schermi nelle nostre esistenze.
Fine degli incontri è di liberare la fantasia e uscire dalla timidezza, invitando le classi ad andare nell’errore, nell’eccesso e nella follia creativa.
Lavorare sull’identità nel virtuale è un modo di dialogare sul presente, su cosa sta accadendo intorno e dentro di noi. E per farlo, si è scelto di utilizzare lo strumento meno virtuale e più fisico che esista: il teatro.”
Caterina Filograno