29.07.2020

Monumentali impronte di pennello a parete, che rimandano a simboli e immagini riconducibili alla cultura pop, catturano immediatamente l’attenzione di chi entra oggi nel centro culturale. Si tratta del più recente lavoro di Christine Streuli, artista bernese (1975) già protagonista del Padiglione svizzero alla 52.esima Biennale di Venezia, appositamente realizzato all’ingresso del centro culturale, nella zona del foyer del Museo d’arte della Svizzera italiana.

Il progetto Luftlinie di Streuli propone una riflessione sulla pittura e in particolare sul gesto pittorico. L’accostamento delle diverse pennellate ha lo scopo di creare movimento, conferire dinamismo e introdurre ritmo nello spazio architettonicamente complesso del foyer. Al tempo stesso l’andamento di questi segni accompagna il visitatore verso le sale espositive. Il colore azzurro scelto per lo sfondo, in contrasto con le cromie vivaci delle pennellate, vuole conferire una sensazione di calma e tranquillità allo spazio creando un gioco di riverberi con elementi esterni quali il cielo e il lago. L’impulsività del gesto e il ritmo dinamico veicolati dalle pennellate dialogano con la contemplazione e il silenzio propagati dall’azzurro chiaro, presenza uniformante sulle pareti coinvolte dal progetto. Lo sfondo azzurro è realizzato con dispersione e pigmenti di alta qualità. Il motivo delle pennellate si basa su disegni realizzati a mano digitalizzati e vettorializzati in modo da poter essere ingranditi e plasmati secondo le coordinate architettoniche dello spazio. Questo processo permette di produrre delle maschere attraverso le quali il motivo viene trasposto nello spazio reale. La pittura è stesa a rullo in maniera perfettamente uniforme in modo da annullare qualsiasi cifra stilistica. Il gesto pittorico non viene quindi eseguito, bensì trasformato in un'immagine. La parte di motivo che si estende sulla vetrata è realizzata tramite pellicole trasparenti di alta qualità.

Nata a Berna, completa gli studi alla Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo e alla Universität der Kunste di Berlino, dove oggi insegna come visiting professor. Nel 2001 e nel 2002 partecipa all'International Studio and Curatorial Program di New York (ISCP). Nel 2009 ottiene la residenza artistica a Londra della fondazione Landis & Gyr e nel 2017 vince il Fred Thieler Preis della Berlinische Galerie per la pittura. Streuli ha esposto nelle principali istituzioni museali svizzere (Aargauer Kunsthaus Aarau, Kunsthaus Langenthal, Kunstmuseum Luzern, Kunsthalle Zürich) e in autorevoli istituzioni all’estero (Haus am Waldsee e Berlinische Galerie a Berlino, Museum Folkwang di Essen). Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche (Kunsthaus Zürich, Museum zu Allerheiligen Schaffhausen, Aargauer Kunsthaus Aarau) e private. Fra le principali tappe della sua carriera ricordiamo il suo progetto COLOUR_DISTANCE per il padiglione svizzero della 52a Biennale di Venezia e nel 2008 la partecipazione a Art Unlimited, sezione dedicata a opere e installazioni di grande formato di Art Basel. Dal 2008 vive e lavora a Berlino.