Evento passato

03 maggio 2024

Sala Teatro

18:00

Nella primavera del 2024, la SJSO intraprende un viaggio musicale nelle foreste incantate. "Miške" di Čiurlionis, l'incantevole "Uccello di fuoco" di Strawinsky e la sognante Prima Sinfonia "Sogni d’inverno" di Tschaikowsky sono i protagonisti. Un programma perfetto per i giovani musicisti della SJSO, sotto la guida di Modestas Pitrėnas, direttore principale dell'Orchestra Sinfonica di San Gallo nonché esperto delle opere del connazionale Čiurlionis.

Tournée primaverile 2024: Sogni fiabeschi

Mikalojus Konstantinas Čiurlionis:
"Miške"

Igor Strawinsky:
"L'uccello di fuoco" (Suite 1919)

Peter Tschaikowsky:
1. Sinfonia in sol minore op. 13 "Sogni d’inverno"

Direzione:
Modestas Pitrėnas

Nella tournée primaverile del 2024, la SJSO si immergerà nelle fiabesche foreste musicali... "Miške" è il poema sinfonico di Mikolajus Konstantinas Čiurlionis del 1901. Un delicato sogno orchestrato del compositore, nonché pittore lituano. Circa dieci anni dopo, Igor Strawinsky stupì il pubblico del balletto parigino con il suo "Uccello di fuoco", una narrazione fiabesca nel giardino del malvagio mago Chaschtschei. Raramente è stata scritta musica così ricca di colori come in questo balletto, il quale rappresenta sia il culmine del Romanticismo sia il preludio alla Modernità.

Un viaggio musicale da sogno è anche la Prima Sinfonia di Peter Tschaikowski. Intitolata "Sogni d’inverno", senza formulare un contenuto più preciso. questo esordio del grande sinfonista Tschaikowski è pieno di bellezze singolari. Curiosamente, tutti e tre i compositori avevano circa vent'anni quando scrissero le loro opere, il che lo rende un programma adatto per i giovani musicisti della SJSO! La tournée è curata e diretta da Modestas Pitrėnas, direttore principale dell'Orchestra Sinfonica di San Gallo e specialista nelle opere del connazionale Čiurlionis.

Miške (in lituano "nella foresta") è un affascinante capolavoro creato dal luminare simbolista lituano Mikalojus Konstantinas Čiurlionis. Questo poema sinfonico incarna splendidamente la virtuosità artistica del compositore, rappresentando al contempo una testimonianza della sua straordinaria capacità di intrecciare i mondi delle arti visive e della musica con profondità filosofica ed emotiva.

Nel corso di Miške, Čiurlionis medita sull'interazione tra l'anima umana e il mondo naturale, evidenziando il legame intricato che unisce ogni forma di vita. Qui, la foresta si erge come un santuario, nel quale il confine stesso tra il corporeo e l’etereo si dissolve, e dove si può trovare sia rifugio che ispirazione.

Attraverso un ricco impiego di simbolismo ed allegorie, la foresta viene presentata come un luogo di meraviglia e stupore, in cui i misteri della natura vengono svelati: gli alberi sussurrano antichi segreti e le brezze portano le voci mormorate di entità invisibili. Già all’inizio del poema, l’orchestra crea un’atmosfera misteriosa di foresta densa e inesplorata. L'uso di legni, archi e percussioni evocano l'immagine di foglie fruscianti e ruscelli che scorrono, dalla quale emergono gradualmente immagini sonore di una natura viva.

L'uccello di fuoco di Igor Strawinsky - creazione basata sull’omonima fiaba e figura del folklore slavo simboleggiante sia la benevolenza che il pericolo - si erge come una gemma luminosa nella storia della musica classica e del balletto, risplendendo di un fascino trascendente che perdura da oltre un secolo.

Concepito nel 1910, esso rappresenta il capitolo inaugurale in una lunga collaborazione tra il compositore e l'illustre impresario della "Ballets russes", Sergei Diaghilev. Questo balletto, riverito per la sua partitura splendida e l’azione avvincente, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo delle arti performative.

L’aspetto musicale de L'uccello di fuoco è una riuscita fusione di motivi folkloristici russi e tonalità esotiche, che dimostra la straordinaria capacità del compositore di mescolare con agilità tradizione e innovazione. La musica risplende con i suoi ritmi pulsanti, le sue armonie inquietanti, le sue orchestrazioni lussureggianti e l'uso immaginativo delle sfumature strumentali. La sinergia tra il tema delle fiabe russe e le rivoluzionarie tecniche compositive di Strawinsky ha forgiato una pietra miliare artistica che ha colmato il divario tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, annunciando una nuova era nella musica classica.

La Prima di Tchaikowsky, conosciuta anche come Sogni d'Inverno, è una affascinante composizione musicale che cattura l'essenza dell’inverno con un senso di incanto e meraviglia, nella quale viene messa in mostra la maestria del compositore nel creare paesaggi emotivamente carichi attraverso la musica. Il compositore invita ad abbracciare la magia di tale paesaggio caratterizzato da fiumi ghiacciati, foreste coperte di neve e dall’aria gelida.

Sebbene attraverso il titolo venga subito evocata un'atmosfera di freddo e solitudine, questa sinfonia vuole invece essere una lettera d'amore alla bellezza e alla durezza dell'inverno; Mentre la si ascolta, si può quasi sentire i fiocchi di neve cadere dolcemente, udire l'ululato del vento lontano e percepire la struggente solitudine della stagione.

L’Orchestra Sinfonica Svizzera della Gioventù (SJSO) è un’orchestra molto particolare: fino a cento giovani musicisti d’età compresa tra i 15 e i 25 anni, provenienti da tutte le regioni del Paese, si riuniscono sotto la direzione di direttori di fama internazionale per eseguire le grandi opere di tutte le epoche del repertorio classico.

Durante le prove, così come ai concerti, i nostri giovani talenti hanno l’occasione di raccogliere preziose esperienze nell’ambito della musica d’orchestra, che andranno ad influire sulla loro carriera musicale futura. E così che molti ex-componenti della SJSO vengono in seguito ingaggiati nelle più rinomate orchestre professionali. Grazie al plurilinguismo, si vengono inoltre a creare importanti legami tra le varie realtà culturali presenti sul territorio. Con sei-sette concerti in tutta la Svizzera, dati in occasione delle tournées di primavera e d’autunno, l’Orchestra Sinfonica Svizzera della Gioventù riesce sempre ad entusiasmare i media e a stupire il pubblico con la sua innovatività.