Evento passato

26 novembre 2020

Online

18:00

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La figura di Fedra ha ispirato i drammaturghi di tutti i tempi, dal teatro greco fino alle voci più sperimentali del contemporaneo. Il suo conflitto tra desiderio e apparenza, libertà e necessità, volontà di confessare e reticenza continua a interrogare, con modi e forme sempre nuove, il teatro e gli spettatori.
LAC organizza, in collaborazione con l’Istituto di Studi Italiani dell’Università di Lugano (USI), un incontro di approfondimento proprio nei giorni in cui era previsto il debutto dello spettacolo Fedra di Leonardo Lidi. I relatori offriranno un attraversamento tra gli autori che hanno segnato la storia della ricezione dell’opera: da Euripide a Seneca, passando per Racine e Ungaretti fino a Sarah Kane. Silenzi, parole strappate, lunghi monologhi senza freni: ogni autore immagina in modo diverso una delle più conturbanti confessioni d’amore di tutti i tempi.

Nell’incontro, Francesca Berlinzani, Stefano Prandi e Maddalena Giovannelli (USI) entreranno in dialogo con lo sguardo registico di Carmelo Rifici e Leonardo Lidi.

Docente di Storia greca e romana presso l’Istituto di Studi Italiani dell’Università della Svizzera Italiana, è stata ricercatore in Storia Greca con incarichi di docenza presso l’Università Statale di Milano. Tra i suoi interessi vi sono la musica greca antica e la storia di Sparta tra l’epoca arcaica e quella greco-romana, approfonditi in una prospettiva che mira a conciliare la filologia con le fonti iconografiche, archeologiche e numismatiche.

Nato a Ferrara nel 1961, si è formato all'Università di Bologna seguendo le lezioni di Ezio Raimondi, Luciano Anceschi, Umberto Eco, Luigi Heilmann, Carlo Ginzburg, Alfonso Traina. Dopo aver conseguito il diploma di laurea e il dottorato di ricerca sotto la guida di Ezio Raimondi, ha insegnato alcuni anni nelle scuole secondarie superiori per poi ottenere, nel 1996, il posto di ricercatore presso l'Università del Piemonte Orientale. Dal 2001 all'estate del 2017 è stato titolare della Cattedra di Letteratura italiana all'Università di Berna, e dall'autunno dello stesso anno è direttore dell'Istituto di studi italiani presso USI

Insegna “Storia del Teatro” presso l’Università della Svizzera Italiana (Lugano). È stata ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove ha insegnato “Letteratura Teatrale della Grecia Antica” e “Teatro Antico sulla Scena contemporanea”. I suoi campi di interesse sono la drammaturgia antica con particolare attenzione alla commedia di Aristofane, la ricezione del teatro classico nel contemporaneo. Ha fondato la rivista semestrale “Stratagemmi_prospettive teatrali” e l’associazione culturale “Prospettive Teatrali” nell’ambito della quale si occupa di formazione del pubblico. Scrive di teatro su “Hystrio” e “Doppiozero”.