In occasione di Fantozzi. Una tragedia, spettacolo di Davide Livermore con Gianni Fantoni nei panni del celebre ragioniere, la rassegna propone il primo film della fortunata saga di Fantozzi che, al di là del successo popolare, resta una delle più pungenti satire sociali del cinema italiano, capace di smascherare con ironia i vizi e le contraddizioni del Bel Paese negli anni del boom economico.  

Con Fantozzi (1975) prende vita sul grande schermo uno dei personaggi più iconici della cultura popolare italiana. Tratto dai libri di Paolo Villaggio e diretto da Luciano Salce, il film racconta le disavventure tragicomiche dell’impiegato Ugo Fantozzi, simbolo dell’italiano medio schiacciato da un sistema aziendale oppressivo e da un destino sempre beffardo. 
Villaggio, che interpreta magistralmente il suo personaggio, dà corpo a una figura che diventa immediatamente collettiva: un antieroe buffo e disperato, vittima della burocrazia, dei superiori e della sua stessa goffaggine. Le sue disgrazie quotidiane, tra riunioni fantozziane, partite di calcio aziendali e vacanze disastrose, mescolano comicità e amarezza, facendo ridere e riflettere allo stesso tempo. 
Salce e Villaggio costruiscono un ritratto grottesco e al contempo universale della condizione umana: la mediocrità, le aspirazioni frustrate, la ricerca di un riscatto che non arriva mai. 
Uscito nei cinema con grande successo il 27 marzo 1975, nel 2008 Fantozzi fu selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Per la sua interpretazione, Anna Mazzamauro fu candidata per il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista ai Nastri d'argento 1976.