La favola di Peter porta in scena uno spettacolo onirico, poetico e ironico che, grazie al linguaggio magico delle ombre, parla a tutte le età.
Peter ha una gemella: la sua ombra. Sono “venuti alla luce” insieme. Sono cresciuti insieme. Hanno giocato insieme. Peter muoveva l’ombra, e l’ombra, instancabile, gli restituiva idee meravigliose. Ma poi Peter è cresciuto, ha iniziato a fare le cose da grandi, e non ha più avuto tempo per giocare. L’ombra, però, è rimasta lì, silenziosa, sempre dietro di lui, in attesa di essere guardata di nuovo. Finché un giorno… si sono separati.
In scena, un attore e la sua ombra danno vita a un gioco continuo: interagiscono, si rincorrono, si trasformano, creando su uno sfondo bianco un universo di personaggi e mondi immaginari. Un viaggio visivo e sensoriale che invita grandi e piccoli a ritrovare quella parte di sé che spesso, crescendo, si dimentica.
Per prepararsi e approfondire lo spettacolo...
- Temi affrontati
Separazione da qualcosa che ci è caro durante la crescita, riflessione sul rapporto che l’uomo ha con la sua ombra (che rappresenta il mondo emotivo e della magia creativa), cura del bambino interiore.
- Bibliografia
Adelbert Von Chamisso, Storia straordinaria di Peter Schlemihldi, Garzanti
Victor Stoichita, Breve storia dell’ombra, Il Saggiatore
Carl Gustav Jung, L’uomo e i suoi simboli, Longanesi
liberamente tratto da
Storia straordinaria di Peter Schlemihl di Adelbert von Chamisso
drammaturgia e regia
Giuseppe Semeraro
con
Silvio Gioia
ombre
Anusc Castiglioni, Silvio Gioia
musiche originali
Alessandro Pipino
sonorizzazioni e montaggio audio
Vincenzo Dipierro
produzione
Principio Attivo Teatro
in collaborazione con
silviOmbre