Elettra, figlia di Agamennone e Clitennestra, è completamente assorbita dal desiderio di vendicare la morte del padre, assassinato dalla madre con la complicità dell’amante, Egisto.

Cacciata dal palazzo da Clitennestra, in preda a dei terribili incubi premonitori, l’intransigente Elettra tenta invano d’ottenere il sostegno di sua sorella Crisotemide. Solamente il ritorno insperato del fratello Oreste potrebbe permettere di ottenere il castigo dei due assassini per l’omicidio del valoroso Agamennone. Giunge un misterioso straniero ad annunciare la morte di Oreste, ma altri non è che Oreste stesso, tornato sotto mentite spoglie ad assecondare la sorella nella sua implacabile fame di vendetta.

Il testo di Hofmannsthal scritto nel 1903, è influenzato dal suo tempo e dal contesto culturale che circonda il poeta: Vienna, all’epoca la terza capitale europea con Londra e Parigi, dove tra l’altro Freud ha appena coniato un nuovo termine e avviato una nuova pratica: la psicoanalisi.
L’adattamento di Novicov riattualizza il mito, mettendo in scena i personaggi in un contesto contemporaneo.

“In un’epoca in cui stiamo accelerando senza sosta, in cui deleghiamo agli hard disk la funzione di memorizzare l’esistenza, in cui scordiamo il più rapidamente possibile per poter far posto a nuove informazioni da poter scordare subito dopo, chi ha ragione? Ha ragione Crisotemide a volersi sposare, fare dei figli, perpetuare la vita, andare avanti, oppure ha ragione Elettra a ostinarsi a lottare contro l’oblio? C’è qualcosa di eroico nell’ostinazione di Elettra a non dimenticare, e questo coraggio - che poteva aver fatto il suo tempo - riappare in tutta la sua pertinenza davanti all’oblio programmato dei tempi che ci sono dati da vivere. Elettra si è stabilita davanti al palazzo e, con la sua presenza, vuole lottare affinché le responsabilità della madre - ma potremmo dire dei padri in generale - non vengano dimenticate. Non è la stessa ostinazione che troviamo nella generazione di giovani che si accampano nelle piazze, da Madrid a New York, dal Cairo a Parigi?” (Dalle note di regia di Andrea Novicov)

 

di
Hugo von Hofmannsthal

regia
Andrea Novicov

con
Anahì Traversi, Pia Lanciotti, Adele Raes, Igor Horvat, Roberto Molo

scene e luci
Andrea Novicov, Roberto Mucchiut

universo sonoro e video
Roberto Mucchiut

costumi
Laura Pennisi

assistente alla regia
Igor Horvat

produzione
LAC Lugano Arte e Cultura