Evento passato

06 maggio 2024

Istituto Svizzero, Milano

18:00

Lunedi 6 maggio alle ore 18 LAC Lugano Arte e Cultura e FIT Festival incontrano il pubblico per presentare Ricerca, trasmissione, canone, terzo volume della collana Sguardi sul contemporaneo.

Nati da una idea di Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, e di Paola Tripoli, direttrice del FIT Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea, e curati da Maddalena Giovannelli e Francesca Serrazanetti, i volumi, di anno in anno, sono suggeriti da spunti e visioni del FIT, la cui 32a edizione si è svolta a Lugano tra il 29 settembre e l’8 ottobre 2023.

L’innovazione nasce spesso dal rifiuto o dall’abbattimento di un canone, ma non di rado finisce per affermarne un altro. I cicli della sperimentazione, tra energiche ondate e il naturale esaurimento, sembrano oggi aver preso ritmi molto rapidi, con il rischio di assorbire e poi di bruciare in fretta le forme del nuovo. È possibile, in questo quadro, mantenere fertile e vitale il campo della ricerca? E che ruolo può avere la trasmissione, cioè il passaggio di saperi non ancora codificati?

Cristina Kristal Rizzo, danzatrice, performer e coreografa
Daria Deflorian, attrice e autrice
Roberta Bosetti, attrice e autrice
Rossella Menna, critica e docente universitaria

Dialogano con
Carmelo Rifici, regista e direttore artistico LAC
Francesca Serrazanetti, curatrice quaderni
Maddalena Giovannelli, curatrice quaderni
Paola Tripoli, direttrice artistica FIT

Cristina Kristal Rizzo
Cristina Kristal Rizzo, dancemaker di base a Firenze, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ’90. È tra i fon-datori dello storico collettivo Kinkaleri, con il quale ha collaborato attivamen-te sino al 2007 attraversando la scena performativa internazionale e rice-vendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso auto-nomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico, tesa a rigenerare l’atto di creazione e ad aprire riflessioni sul tempo presente, affermandosi come una delle principali personalità della coreografia italiana. Tra le sue ultime crea-zioni: TOCCARE The white dance, ULTRAS sleeping dances, VN Serenade, Hypernating, Prélude, ikea, BoleroEffect. Alla circuitazione degli spettacoli affianca un’intensa attività di proposte sperimentali, conferenze, laboratori, alta formazione e scrittura teorica. Come coreografa ospite ha creato per i principali enti lirici e istituzioni tra i quali Teatro Comunale di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino, Balletto di Toscana, Aterballetto, LAC Lugano, MU-SEION Bolzano, Museo Pecci Prato, Museo del 900 Firenze, MA-CRO/PalaExpo Roma. Ha collaborato alla creazione del progetto speciale La Piattaforma della Danza Balinese per Santarcangelo Festival 14 e 15 e all’edizione 21 di Live Arts Week con Xing. Dal 2019 ha una parte attiva nel progetto di trasmissione Sup de Sub Campus, a giovanissimi non professio-nisti delle banlieu di Marsiglia e Parigi. Il suo lavoro è sostenuto da TIR Danza e MiC (Ministero della Cultura).


Daria Deflorian
Daria Deflorian (1959) è un'attrice teatrale italiana. Tra i nomi di spicco della scena contemporanea degli anni zero, ha realizzato diversi lavori teatrali e collaborato per alcuni anni con la compagnia degli Artefatti di Fabrizio Arcuri prima di intraprendere una collaborazione stabile con il performer Antonio Tagliarini nel 2008, a partire dallo spettacolo Rewindomaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Dopo l'uscita del film documentario di Greta de Lazzaris e Jacopo Quadri Siamo qui solo per provare (2022), che racconta le prove di uno spettacolo ispirato a Ginger e Fred di Fellini, il duo annuncia nel 2023 l'intenzione di prendersi una pausa dal loro sodalizio artistico. Ha collaborato con registi come Marco Baliani, Lucia Calmaro, Mario Martone, Eimuntas Nekrošius.
Parte della Compagnia Tagliarini/Deflorian.


Roberta Bosetti
Roberta Bosetti è conosciuta come attrice. È celebre per aver partecipato a Il fratello indiano (2019) e Il caso Fenaroli (1996). Parte della Compagnia Cuocolo/Bosetti.


Roberta Ferraresi
Roberta Ferraresi è Professoressa associata in Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell'Università di Cagliari, dove fa parte del Consiglio direttivo del Labimus e insegna presso diversi Corsi di Studio della Facoltà di Studi umanistici.
E' componente del Comitato editoriale della rivista "Mimesis Journal" e del Comitato scientifico dell'omonima collana pubblicata dai tipi di Accademia.
I suoi temi di ricerca riguardano il ripensamento delle arti performative nel Novecento e nel contemporaneo, la storia e gli sviluppi degli studi e della critica, la storiografia teatrale, anche nelle sue intersezioni con il web. 
Parallelamente al percorso accademico, da sempre coltiva un'operatività attiva nella scena contemporanea: occupandosi di critica su alcune riviste, fra cui "Doppiozero" e "La falena"; di politiche culturali-teatrali, prestando consulenza per vari enti pubblici (Regioni e MiC); di progetti di approfondimento, ricerca, formazione alla scrittura e alla spettatorialità, in collaborazione con alcune realtà teatrali italiane (Biennale di Venezia, Piccolo Teatro di Milano, Festival di Santarcangelo etc.). 


Rossella Menna
Rossella Menna si occupa di critica, studi teatrali e organizzazione. Lavora come dramaturg per il Festival VolterraTeatro e come performance curator per la Compagnia della Fortezza, è redattrice della rubrica "Scene" di Doppiozero.com e collabora con il webzine teatrale Rumor(s)cena.


Paola Tripoli
Anima libera e spirito ribelle, Paola è al timone del FIT dal 2016. Da adolescente, attraversava i continenti a bordo della sua vespa per scoprire nuovi orizzonti, ed è girovagando che incontra il teatro. È amore a prima vista. Ora la sua missione è far scoprire al mondo la Grande Lugano e a questa il mondo. Stakanovista nata, sempre piena di nuove idee (troppe), prova a realizzare il suo obiettivo: la prossima copertina del FIT sulla prima pagina del Time!


Francesca Serrazanetti
Architetto, ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana, entrambi con lode, presso il Politecnico di Milano. Ha studiato inoltre in Spagna (Universidad de Salamanca, 2004/2005) e negli Stati Uniti (New York Institute of Technology, 2008) grazie a scambi universitari e borse di studio. Dal 2011 è docente a contratto al Politecnico di Milano, dove dal 2007 svolge attività didattica e di ricerca. I suoi interessi scientifici si concentrano in particolare su tre temi: l’attenzione al processo creativo nelle discipline progettuali, la valorizzazione e l’esposizione del patrimonio architettonico, dentro e fuori dal museo; la relazione tra architettura e arti performative. Intorno a questi stessi ha sviluppato contributi teorici, didattici e progettuali presentati in numerosi seminari, libri, saggi e articoli. La sua attività è guidata in particolare da un impegno editoriale, intendendo la scrittura e la critica come strumenti di ricerca. Affianca all’impegno accademico collaborazioni con studi di architettura, case editrici, musei e istituzioni culturali come FAI – Fondo Ambiente Italiano (2009-2015), La Biennale di Venezia (2014), La Triennale di Milano (2016), Palazzo Lucarini Contemporary (2007-2009), occupandosi di progetti editoriali ed espositivi. Dal 2018 collabora con la rivista di classe a “Casabella”, di cui è redattrice. Dirige la collana editoriale “Inspiration and Process in Architecture” (ed. Moleskine), nell’ambito della quale ha curato diverse monografie dedicate al processo creativo. È cofondatrice e redattrice della rivista peer-reviewed “Stratagemmi”, trimestrale di studi sul teatro.


​​​​​​​Maddalena Giovannelli
Maddalena Giovannelli insegna Storia del Teatro e Comunicazione Teatrale presso USI dal 2020.
È stata ricercatrice a tempo determinato presso l’Università degli Studi di Milano, dove ha insegnato “Letteratura Teatrale della Grecia Antica” e “Teatro Antico sulla Scena contemporanea”. È stata Principal Investigator del progetto di ricerca FIR “Lessico della Commedia Greca” (2014-2017), dedicato alla ricezione antica e contemporanea del genere comico.
I suoi campi di interesse sono la traduzione teatrale, la drammaturgia antica con particolare attenzione alla commedia di Aristofane, la ricezione del teatro classico nel contemporaneo, la formazione del pubblico di teatro e di danza. Ha pubblicato il libro “Aristofane nostro contemporaneo” (Carocci 2018), e “Il pubblico in danza. Comunità, memorie, dispositivi” con Lorenzo Conti e Francesca Serrazanetti (Scalpendi 2019). Ha fondato la rivista semestrale “Stratagemmi_prospettive teatrali” e l’associazione culturale “Prospettive Teatrali” nell’ambito della quale si occupa di formazione del pubblico. Scrive di teatro su “Hystrio” e “Doppiozero”.


Carmelo Rifici
Dopo la laurea in Lettere, si diploma alla Scuola dello Stabile di Torino ed è regista collaboratore di Luca Ronconi in Progetto Domani, evento teatrale dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Affianca Ronconi nelle regie di Fahrenheit 451Ulisse doppio ritornoTurandotIl mercante di Venezia. Come regista firma decine di lavori. Napoli Teatro Festival gli commissiona la regia di Chie-Chan e io, dal romanzo di Banana Yoshimoto (2008). Per il Piccolo Teatro di Milano firma le regie de I pretendenti di Jean-Luc Lagarce, Il gatto con gli stivali di Ludwig Tieck (2009) e Nathan il saggio di Ephraim Lessing (2011). Nel 2010 mette in scena Dettagli di Lars Norén al Piccolo e Fedra di Euripide a Siracusa. Dirige Buio di Sonia Antinori per Teatro Due Parma, Medea di Luigi Cherubini per il Ponchielli di Cremona, I puritani di Vincenzo Bellini per il Circuito Lirico Lombardo, Giulio Cesare di William Shakespeare e Visita al padre di Roland Schimmelpfennig per il Piccolo di Milano. Dal 2014 al 2019 è direttore artistico di LuganoInScena, dove dirige Gabbiano di Anton Cechov, Ifigenia, liberata di Rifici-Dematté, Purgatorio di Ariel Dorfman, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Avevo un bel pallone rosso di Angela Dematté, I Cenci su musica e libretto di Giorgio Battistelli – che nel 2020 è nel cartellone di Biennale Musica di Venezia e del Festival Aperto  di Reggio Emilia. Nel 2019 firma la regia di Gianni Schicchi di Puccini e de L’heure espagnole di Ravel al Teatro Grande di Brescia. Nel 2020 assume la direzione artistica del LAC di Lugano, contestualmente firma progetto e regia di Macbeth, le cose nascoste, di cui è anche autore insieme ad Angela Dematté, Le relazioni pericolose, scritto a quattro mani con Livia Rossi, La traviata di Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Markus Poschner; nel novembre 2022, insieme ad Andrea De Rosa, firma la regia di Processo Galileo, scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, nel gennaio 2023 per il Teatro Biondo di Palermo firma la regia di Ulisse Artico, coprodotto dal LAC.
Dal 2015 dirige la Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro di Milano. Nel 2005 vince il Premio della Critica come regista emergente, nel 2009 il Premio Eti Olimpici del Teatro come regista dell’anno, il Premio della Critica, il Golden Graal ed è nelle nomination per i Premi Ubu come regista dell’anno. Nel 2015 vince il Premio Enriquez per la stagione teatrale di LuganoInScena, nel 2017 lo vince nuovamente per la regia di Ifigenia, liberata. Nel 2019 vince il Premio I nr. Uno conferitogli dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS) per il suo lavoro al LAC. Nel luglio 2021 viene insignito del titolo di Maestro dal Premio Radicondoli per il teatro. Nell’autunno dello stesso anno riceve il Premio Hystrio Digital Stage e il Premio speciale Ubu per il progetto digitale Lingua Madre. Capsule per il futuro, ideato insieme a Paola Tripoli. Nel 2022 è tra i finalisti del Premio Internazionale Ivo Chiesa - Una vita per il teatro nella categoria “La scuola”.