Ideato e condotto da Patrizia Nalbach, mediatrice, cantante e musicoterapeuta, il progetto è rivolto alle persone con decadimento cognitivo a insorgenza senile, comprendente il morbo di Alzheimer e le altre forme di demenza. Esso desidera, attraverso l’Arte, favorire il più possibile l’integrazione delle persone con demenza – insieme con i loro familiari – in quello schema relazionale, sociale e culturale di cui ciascuno ha bisogno per vivere. 

Nato nel 2014, grazie alla collaborazione con gli Istituti sociali della Città di Lugano, il progetto si è consolidato nel tempo e attualmente si svolge mensilmente negli spazi espositivi del Museo d’Arte della Svizzera italiana

Il progetto si fonda sulle teorie dello psichiatra americano Gene Cohen che ha aperto la strada della ricerca nella salute mentale geriatrica, sostenendo il benefico impatto creativo delle Arti sulla salute e sul benessere emotivo delle persone anziane. Da anni in diverse realtà museali vengono condotti programmi basati sul metodo Time Slips dell’educatrice ed artista americana Anne Basting: un metodo che aiuta le persone affette da demenza ad esprimersi attraverso la costruzione di storie partendo da immagini che favoriscono l’espressione e la comunicazione delle stesse utilizzando la creatività.
 

La novità di questo programma mirato è quella di unire alla capacità ispiratrice delle Arti visive, secondo il metodo Time Slips, la forza dirompente della Musica quale potente evocatrice dei ricordi emotivi più profondi attraverso la Canzone, in uno scambio evocativo di rimembranze, secondo il metodo fenomenologico-relazionale del professor Paolo Cattaneo.