Arti liberali è un progetto originale in cui alcuni dei grandi protagonisti della scena scientifica, artistica e filosofica danno vita ad un cortocircuito virtuoso capace di esprimere nuove idee.
 

Ideato da Carmelo Rifici nell’ambito del programma LAC edu, Arti liberali è un vero e proprio format che coniuga la forma teatrale ad una azione divulgativa e che intende riscoprire l’importanza della libertà creativa e di pensiero dell’essere umano. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, l'intento è quello di stimolare una profonda riflessione sul ruolo che devono avere le “arti liberali” nel fronteggiare una realtà completamente inedita.

Il progetto, che si avvale di una scenografia creata ad hoc allestita in Sala Teatro, ha ospitato personaggi illustri.

Fabiola Gianotti, Direttrice del Cern di Ginevra, e lo scrittore Premio Strega Paolo Giordano hanno dialogato sull'importanza di mantenere vivo lo scambio tra arte e scienza. Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, insieme a David Quammen, scrittore e divulgatore scientifico noto globalmente grazie a Spillover, il libro con cui già nel 2012 aveva descritto la pandemia che stiamo vivendo, si sono confrontati sul rapporto della specie umana con la natura. Il britannico Nicholas Ridout, docente di Letteratura e Teatro Sperimentale, con Romeo Castellucci, autore e regista teatrale già vincitore di un Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia e Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica francese, hanno indagato il potere della parola, capace di comunicare il mondo tanto quanto di deformarlo. Gustavo Zagrebelsky, giurista e accademico italiano già Presidente della Corte Costituzionale, e Chiara Valerio, matematica e scrittrice, autrice del libro La matematica è politica, sono stati i protagonisti di un incontro dedicato alla Matematica. Nel quinto e ultimo appuntamento due personaggi di fama mondiale, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi e l’architetto Mario Botta, hanno ragionato sul tema degli spazi, fisici e sonori.

Le serate sono state condotte da Sandra Sain, Responsabile Produzione Rete Due RSI

Carmelo Rifici si è avvalso della preziosa collaborazione di Rosa Polacco, conduttrice del quotidiano radiofonico Tutta la città ne parla di Rai Radio 3.

Nell'accezione generale, con “arti liberali” si definiscono le attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, rigorosamente non materiale, è connotata da particolari valori di contenuto. Storicamente si contrappongono alle “arti meccaniche” che richiedono un'applicazione manuale – “meccanica” appunto - e il cui prodotto è un manufatto, di qualsiasi genere.

In estrema sintesi, tutto il corso della produzione artistica medievale fu caratterizzato da una lentissima, ascesa del dominio delle arti meccaniche sulle liberali. Tale percorso fu poi sancito nel Cinquecento grazie a filosofi e artisti, tra cui Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Raffaello Andrea Palladio. Nel futuro prossimo, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’informatica  probabilmente determinerà una supremazia delle macchine sull’uomo.

È a quest'ultimo che rimane la certezza della possibilità di riformulare la società investendo nella filosofia e in quelle arti che con essa dialogano e di cui si fanno portavoce, in sinergia con le scienze e con le nuove tecnologie. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, sembra ancora più necessario riflettere in profondità sul ruolo che devono avere le Arti Liberali, in dialogo con le Arti Meccaniche, nel fronteggiare una realtà completamente nuova.

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