mercoledì 30 aprile

Teatro Foce
25.- CHF

Dopo quasi vent’anni di lavoro artistico in coppia con Daria Deflorian, Antonio Tagliarini torna a lavorare da solo presentando al pubblico l’ultima tappa di un progetto di ricerca durato due anni: l’artista invita la poetessa Gaia Ginevra Giorgi a dialogare con lui sulla scena attraverso un’azione sonoro-performativa. 

In questo lavoro, il cui titolo riprende l’ultimo romanzo della giovane scrittrice giapponese Maru Ayase, Tagliarini esplora un flusso somatico in cui il corpo si riorganizza e indaga altri modi di esistenza, fino alla soglia della trasformazione. 
La danza, in intima relazione con il suono live, è esposta a possibili interruzioni, interferenze, tradimenti e imprevisti: un inno al corpsing.
La scena infesta ed è infestata, è sciame di affetti e reticolo complesso di relazioni, la materia vibra, si regge su un equilibrio precario in cui lo spazio, il tempo e il filo del discorso vanno sempre rinegoziati. Come in una foresta, come in un gioco, il corpo del performer si muove per tentativi, si riposiziona, procede per frammenti, riorganizza le forme e i pensieri nel gesto semplice ma sovversivo di attraversare ed essere attraversato.
A sostenere il tessuto drammaturgico del lavoro ci sono le riflessioni del teorico queer Jack Halberstam intorno al concetto di fallimento, che ci guidano nell’affollato mondo dei perdenti e propongono una nuova visione secondo cui smarrire la strada, dimenticare ed essere dimenticati, essere indisciplinati e improduttivi si rivelano strategie possibili per stare al mondo.
Antonio Tagliarini si interroga, accetta le deviazioni, apre il discorso attraverso una serie di domande costruite a partire da queste riflessioni, domande che non solo informano la danza e gli interventi sonori, ma circolando tra pubblico e performer, producono un ecosistema materiale e complesso di feedback e innumerevoli interazioni.

un progetto di
Antonio Tagliarini

con
Gaia Ginevra Giorgi
Antonio Tagliarini

collaborazione artistica
Gaia Ginevra Giorgi

cura del suono
Emanuele Pontecorvo

disegno luci e direzione tecnica
Elena Vastano

abiti
Matteo Brizio

coproduzione
INDEX, Triennale Milano Teatro, Ass. Cult. A.D.

residenze di creazione
Triennale Milano Teatro, Spazio Matta, Casa degli Artisti

per INDEX
Valentina Bertolino, Francesco Di Stefano, Silvia Parlani

con il supporto del
MiC – Ministero della Cultura

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