Evento passato

10 ottobre 2020

Teatrostudio

19:00
21:00

Un semplice meccanismo tecnologico, un computer, uno schermo, un video proiettore e qualcos’altro,  insieme a Simon Senn artista ginevrino, unica cosa vera sul palcoscenico, danno vita a questa performance stravagante.

Simon Senn ha pagato per una donna. Schiava? Prostituta? Bambola? Ha speso solo una manciata di dollari per acquisire su 3dscanstore.com un avatar digitale nudo, modellato sul corpo di una donna inglese in carne e ossa. Da qui parte la sua avventura che lo porta ad entrare nel corpo virtuale di un clone, ma anche ad iniziare una ricerca per incontrare la donna di cui avrebbe continuato ad abitare il corpo grazie alla realtà virtuale. Incontra la giovane donna, la filma, dialoga regolarmente con lei tramite Face Time. Sale sul palco per condividere la sua straordinaria esperienza.

Un escamotage per discutere di altro: bisogna pagare un doppio digitale come si paga un attore? È normale poter animare il corpo, anche digitale, di qualcun altro? Le ricostruzioni 3D degli eroi morti del cinema mondiale saranno di dominio pubblico e quindi saranno gratuite, anche in caso di uso commerciale?

Narratore e demiurgo simultaneo, Simon Senn non evita le domande esistenziali, legali e psicoanalitiche derivanti dalla sua esperienza, non nascondendo al pubblico che tutti i suoi punti di riferimento potranno subire una trasformazione.

Leggi di più

produzione
Compagnie Simon Senn

in coproduzione con
Théâtre Vidy-Lausanne – Le Grütli, Centre de production et de diffusion des Arts vivants – Théâtre du Loup

con il sostegno di
Porosus, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Fondazione Ernst Göhner, Percento culturale Migros,  Loterie Romande  

nell’ambito di
PREMIO