A oltre un secolo dal suo debutto al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, con i suoi splendidi passaggi e le sue incantevoli movenze, La Bella addormentata nel bosco su musiche di Čajkovskij conserva intatto tutto il suo fascino fiabesco. Nel dar vita al suo regale e raffinato ballet-féerie, Marius Petipa si servì della favola di Perrault per esaltare il più puro classicismo e porre nel massimo risalto tecnica, espressività e qualità compositiva.

La versione in tre atti presentata dal Yacobson Ballet di San Pietroburgo è una produzione della compagnia russa realizzata in collaborazione con Jean-Guillaume Bart, coreografo francese di fama internazionale, raffinato studioso dello stile accademico ed ex ballerino del Balletto dell’Opéra di Parigi, che ottenne il titolo di étoile proprio grazie all’interpretazione nel ruolo del Principe Désiré in questo balletto. Bart ha concepito un balletto in cui l’unione di coreografia e musica mette in luce la felicità narrativa e rivela dinamiche espressive nuove, con alcune novità, quali un pre-prologo su Carabosse e il recupero di altri episodi originariamente narrati da Perrault.